Alex Marquez si aggrappa al fratello: è lui l’arma segreta della Honda

Honda ha qualche problema con l’avantreno, le speranze di Alex Marquez sono riposte su Marc: a Portimao ci saranno dei cambiamenti.

La gara di Alex Marquez ad Austin si è conclusa alla curva 10 del primo giro, quando ha perso il controllo della sua Honda RC-V ad una velocità di circa 200 km/h. Il pilota del team LCR Honda è dovuto passare prima per il centro medico del circuito texano per scongiurare fratture o altre conseguenze, prima di fare rientro ai box. Il bilancio dopo quattro gare è piuttosto deludente: 20° posto in classifica con soli 4 punti.

Alex e Marc Marquez (foto Ansa)
Alex e Marc Marquez (foto Ansa)

Un chiaro segno che il feeling con la nuova moto è ancora lontano e si dovranno apportare delle modifiche per poter velocizzare i tempi e ottenere prestazioni che diano fiducia. Fortunatamente nella caduta ha riportato solo lividi, l’attenzione viene subito spostata al pacchetto di questa moto che anche secondo suo fratello Marc necessita di migliorie. A Portimao inizierà un altro campionato, ma gli occhi sono puntati sul box factory…

Alex attende informazioni da Marc Marquez

Al termine del Gran Premio di Austin il bilancio è opaco ma non oscuro. “Non è il peggior week-end – ha dichiarato Alex Marquez durante la conferenza stampa post gara -, nelle FP1 sono stato in buone posizioni, nel warm up avevo una certa fiducia e in gara sono stato aggressivo“. Ma nella giornata di sabato ha riportato due cadute che fanno intendere come il feeling con l’anteriore sia ancora da sistemare.

Il punto di riferimento resta suo fratello Marc Marquez che ha incrociato per pochi chilometri dopo la partenza. “Come sempre cercherà di studiare il suo stile di guida e fare un confronto dei dati per vedere di trovare qualche soluzione utile. Spero che in Portogallo riusciremo a fare un passo avanti lavorando insieme“. Sin dai test invernali i due fratelli di Cervera sono scesi insieme in pista per consentire ad Alex di studiare al meglio i movimenti del pluricampione, unico pilota del marchio a riuscire a portare questa moto al limite.

Quelle di Portimao e Jerez saranno due gare decisive anche per il suo futuro: “Se cominciamo bene in Europa il campionato potrebbe cambiare… Fare un bilancio dopo quattro gare strane è difficile ma è vero che abbiamo sofferto più di quanto ci aspettassimo“. I problemi sono ben chiari: “Soffro con l’avantreno, l’anno scorso capivo quando ero al limite. Marc ha provato qualcosa e siamo migliorati, ma dobbiamo progredire ancora“.

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