Oggi ricorre il compleanno di Alex Zanardi, vittima di un bruttissimo incidente in handbike nel giugno 2020. Riviviamo la vicenda.
Uno dei personaggi più famosi dell’automobilismo italiano è Alex Zanardi. Il bolognese vanta una lunghissima esperienza in pista, con tanti successi ottenuti nelle categorie più disparate. La vittoria più bella di Alex è sicuramente quella del 2001, quando dopo un drammatico incidente e la perdita delle gambe riuscì a reinventarsi del tutto.
L’ex pilota compie oggi 55 anni, e rappresenta una delle più belle storie di vita che siano mai coincise con il mondo dello sport. In F1 esordì nel 1991 con la Jordan, per poi correre anche con Minardi e Lotus sino al 1994. A causa di team poco competitivi non arrivarono risultati di rilievo, cosa che lo spinse ad abbandonare il Circus.
La sua carriera prese il volo negli Stati Uniti, dove corse nel campionato Formula Cart (Simile all’odierna Indycar). Il suo debutto avvenne nel 1996 con una Reynard motorizzata Honda del team di Chip Ganassi, uno dei manager più famosi e titolati nel motorsport a stelle e strisce. Il suo talento fu sin da subito evidente, considerando che concluse la stagione al terzo posto, risultando il miglior esordiente.
L’ultima gara di quel campionato si corse a Laguna Seca, dove mise a segno uno dei sorpassi più belli della storia: alla curva del Cavatappi si liberò di Bryan Herta con una staccata mostruosa, in quello che ancora oggi negli Stati Uniti viene ricordato come il “The pass”, la manovra di sorpasso per eccellenza. Era la sua prima vittoria in questa categoria.
Nel 1997 i tempi erano maturi per il primo titolo, che arrivò e che confermò anche l’anno dopo. Nel 1999 tornò in F1 dove corse con la Williams, ma fu un’esperienza sfortunata. Il dramma di Zanardi si compie il 15 settembre 2001, quando, tornato in Formula Cart, viene coinvolto in un drammatico incidente al Lausitzring con Alex Tagliani, in cui perde le gambe.
Vivo per miracolo, l’eroico Alex torna presto nel motorsport, vincendo diverse gare nel WTCC con la BMW, che gli consente anche di provare la Sauber in un test nel 2006. Il grande Zanardi ha poi avuto una splendida carriera come atleta paraolimpico specializzato nella handbike. Per lui arrivano due ori alle Olimpiadi di Londra 2012 ed altrettanti a Rio 2016. Ma il destino aveva ancora qualcosa di macabro da riservargli.
Zanardi, cosa accadde il giorno dell’incidente
Il 19 giugno 2020, mentre stava disputando una gara di beneficienza con la sua amata handbike, resta coinvolto in un terribile incidente. Zanardi perse il controllo del mezzo finendo addosso ad un camion, il cui conducente è stato dichiarato giustamente incolpevole.
Il tutto si svolse sulla Statale 146 a Pienza, paesino toscano in provincia di Siena. Ha subito, poco dopo, un intervento neurochirurgico facciale. Per lui inizia poi un periodo durissimo, costellato di ulteriori operazioni e diversi trasferimenti. Alex giunse anche in terapia intensiva al San Raffaele di Milano, a seguito di alcune complicazioni.
L’ultimo spostamento lo porta nell’Azienda ospedaliera di Padova, dove, nel gennaio di quest’anno, è tornato cosciente a seguito del raggiungimento di condizioni fisiche e neurologiche di generale stabilità. Per il momento, purtroppo, non abbiamo grandi aggiornamenti sulla sua salute. Quello che è certo è che l’ex pilota sta lottando costantemente, e la speranza di tutti è che presto torni quello di un tempo.
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Zanardi è per molti un eroe, un esempio di coraggio e voglia di non mollare mai. Il fato si è messo di traverso nei suoi confronti per ben due volte, ma oggi vogliamo augurargli, da tutta la nostra redazione, un buon compleanno. Gente come lui non molla mai e siamo sicuri che non lo farà neanche stavolta.