Il 2023 vedrà il ritorno della denominazione Sauber? La scuderia elvetica è attualmente in trattativa con Alfa Romeo. In estate la risposta.
Rispetto alle recenti stagioni è tutto un altro mondo. L’Alfa Romeo di oggi si è trasformata da brutto anatrocollo a squadra da top 10. Nello spazio di due mesi si è verificato un cambiamento drastico e sorprendente che ne ha ovviamente alterato i target.
Se nel 2021 Raikkonen e Giovinazzi faticavano a passare il Q1 e in gara si contenedevano le ultimissime posizioni con la Haas, i passi avanti del motore Ferrari le hanno consentito di aggrapparsi al gruppo di testa. Addrittura ad Imola, Valtteri Bottas ha tagliato il traguardo in quinta piazza.
Segnali incoraggianti che dovrebbero agevolare il rinnovo del contratto con l’attuale partner commerciale.
Sauber – Alfa Romeo: la storia d’amore continuerà?
Che qualcosa stia bollendo in pentola è parso chiaro al Santerno, dove hanno fatto capolino nel paddock l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, grande amante delle competizioni, e il CEO del Biscione Jean Philippe Imparato, con lui protagonista anche di un giro sulla nuova Tonale.
“Il futuro della collaborazione sarà comunicato nel mese di luglio“, ha affermato il responsabile della Casa di Arese. “Non sarà un processo complicato. Ci sono due aspetti che valuteremo, i risultati e il ritorno economico”.
Sicuramente se il trend di avvio di campionato dovesse essere confermato, si andrà incontro alla conferma. L’incognita riguarda il momento in cui tutti cominceranno a sviluppare le vetture. In particolare un quadro più completo e veritiero arriverà dopo Montecarlo.
A proposito della natura della partnership, secondo alcuni soltanto una mera operazione di marketing senza alcun impatto rilevante per quanto concerne l’aspetto tecnico delle monoposto, i vertici negano e rimandano al mittente.
“C’è chi ha criticato la nostra decisione“, ha asserito con fermezza l’ad del neonato Gruppo dell’automotive. “Non c’è un solo modo per essere nel Circus. Possedere un team è una strada, ma ce ne sono molte altre, e tra queste c’è quella che abbiamo scelto noi. Se siamo qui in pista significa che tutto sta funzionando molto bene“, ha terminato mettendo a tacere la polemica, per la verità lecita, visto che finora quanto raccolto è stato misero e non all’altezza del marchio lombardo.