Alfa Romeo, la rivelazione sconvolgente: hanno fatto come in Ferrari

Parla il Team Principal di Alfa Romeo, la scuderia vuole rifarsi dopo una brutta stagione, ma non sarà facile.

Fred Vasseur, Team Principal del team Sauber in passato ed oggi di Alfa Romeo, sembra molto fiducioso del campionato che inizierà a breve, per la F1. Questo, nonostante un 2021 passato a dir poco in sordina, dove i biancorossi sono terminati in penultima posizione con 13 punti, un magrissimo bottino. Solo Haas ha fatto di peggio, con 0.

Alfa Romeo Racing (Getty Images)
Alfa Romeo Racing (Getty Images)

La Alfa Romeo sembra sempre più vicino all’addio a Ferrari, eppure qualcosa di simile a quanto fatto proprio dall’italiana di Maranello c’è. Lo ha spiegato ad AS, l’ingegnere francese, che ovviamente ha parlato anche dei due piloti e non solo. Tra gli inevitabili temi, quello dell’addio di Michael Masi alla FIA, con il nuovo che verrà.

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L’Alfa Romeo punta molto sull’esperienza di Bottas

“L’importante era avere un pilota con esperienza in F1 e con Valtteri ne abbiamo uno”, spiega subito il francese che parla di obiettivi della scuderia, e che ovviamente invece di Zhou spiega che dovrà migliorare passo dopo passo, augurandosi una gran collaborazione tra i due. Dal canto suo, Valtteri Bottas sembra già calatissimo nell’avventura con Alfa, avendo a quanto pare, già dimenticato la Mercedes. Il fatto che ci sia un budget limitato, fa capire Vasseur, è una cosa buona per scuderie minori come la loro, ma poi ecco cosa dice sulle novità della F1.

“Ci sono meno elementi aerodinamici e un limite di spesa, ma ogni volta che c’è un grande cambiamento nelle regole la distanza diventa maggiore perché ci sono approcci diversi tra le squadre e se si va per la strada sbagliata è molto difficile colmare il gap, le migliori squadre potrebbero farcela in due gare, ma con il limite non c’è verso”.

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E per iniziare al cento per cento, l’Alfa Romeo ha come detto, fatto qualcosa che anche la Ferrari ha messo a punto. Un gran lavoro sulla vettura del 2022, tralasciando però lo sviluppo dell’auto del 2021. Il francese, ha anche una sua opinione, come ovvio che sia, sulla vicenda che ha portato la FIA a “tagliare la testa” di Masi.

Anche secondo il francese, per il pubblico non è facile capire il perché delle decisioni della Gara di Abu Dhabi, soprattutto sullo staccamento delle auto doppiate. Ma, dice lo stesso ingegnere, la FIA più che altro dovrebbe far chiarezza sulla regola. E comunque, spiega ancora Vasseur: “La prima cosa da capire è che è il lavoro più difficile nel paddock perché bisogna prendere decisioni in un secondo“, riferendosi ovviamente al ruolo che rivestiva Michael Masi.

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