Nonostante non sia più un ragazzino, Fernando Alonso non ha la minima intenzione di porsi dei limiti e il suo obbiettivo è vincere sempre.
La rivoluzione di F1 di questa stagione 2022 ha decisamente dato una bella mischiata alle carte in tavola e per questo motivo nessuno ha ben chiaro quello che accadrà nel prossimo futuro e tutte le Scuderie nutrono ambizioni titolate e sognano di poter sorprendere il grande pubblico.
Tra le squadre che si è meglio comportata vi è senza dubbio la Alpine di Fernando Alonso, con lo spagnolo che non ha avuto il minimo dubbio nel dichiarare che per lui questa sarà una grande stagione e forse ha iniziato a sognare un po’ troppo in grande dimenticandosi che l’età avanza anche per le leggende.
I cambiamenti che sono stati messi in atto dalla Federazione in vista di questa stagione hanno letteralmente stravolto in mondo della F1 che in questo momento non ha davvero idea di cosa aspettarsi e di cosa possa accadere in questo nuovo ed entusiasmante Mondiale.
Fernando Alonso è diventato, grazie al ritiro di Kimi Raikkonen, il veterano del Circus, infatti nessuno come lui ha corso tante volte quanto l’asturiano che però ha dimostrato di non voler pensare minimamente alla pensione al ritiro e il suo grande obbiettivo è quello di guardare il più in là possibile.
Lo spagnolo ha spiegato perfettamente in conferenza stampa come la stagione presenti davvero tante modifiche rispetto al passato e ci sono state tante piccole caratteristiche che sono cambiate e che permettono così di immaginare a una serie di ribaltoni anche per quanto riguarda quelle Scuderie non considerate di vertice.
“Sono in Alpine per diventare nuovamente campione del mondo di F1 e penso che con il limite di budget e le nuove normative possiamo avere l’opportunità a breve o medio termine.”
Dichiarazioni davvero forti e inaspettate, perché in questo momento, per quanto la Scuderia francese abbia dimostrato dei miglioramenti in gara rispetto all’anno scorso, non sembrano esserci minimamente le condizioni per poter pensare a un suo inserimento nella lotta al titolo che vede presenti Mercedes, Red Bull, Ferrari e leggermente staccata la McLaren.
“Nei prossimi giorni aggiungeremo alcune parti alla vettura, tutti nel team stanno lavorando sodo e sono sicuro che presto staremo molto meglio. Siamo più ottimisti ora di una settimana fa.”
Quindi Fernando Alonso ci crede veramente al fatto che la Alpine possa essere la grande rivelazione della stagione, il problema è che il due volte campione del mondo ha parlato di breve o medio termine e quindi forse non ha ben capito che c’è un tempo e un’età per tutti.
Fernando Alonso senza limiti, punta al record di Fangio
Fernando Alonso a luglio compirà i 41 anni, età che era la normalità agli inizi della F1 negli anni ’50, ma decisamente molto meno frequente nei tempi recenti quando l’età media si è abbassata al punto tale che hanno debuttato anche dei minorenni come Max Verstappen nel 2015.
Il tempo passa e si modifica e le nuovo monoposte porteranno con sé un drastico cambio nello stile di guida che diventerà estremamente più fisico e per questo motivo sono in molti a ritenere un vero e proprio azzardo la conferma di un Fernando Alonso che con le vecchie monoposto ha comunque confermato di essere ancora un campione.
Il problema è che l’asturiano ha parlato apertamente di voler vincere il suo terzo titolo mondiale con la Alpine e ci si può riuscire nel breve o addirittura medio termine, il che vuol dire che il suo ritiro è ancore ben lontano.
Già se dovesse vincere quest’anno il Mondiale entrerebbe nel podio dei piloti più anziani a vincere il titolo, scavalcando Jack Brabham che vinse il terzo a quarant’anni nel 1966 e diventerebbe così il primo se escludessimo il primo decennio, dove, come già detto, l’età media era decisamente molto più elevata.
In questa particolare classifica dominano i primi due vincitori, con Nino Farina che nel 1950 divenne il primo iridato della storia a un soffio dai 44 anni, mentre Juan Manuel Fangio si trasformò in leggenda con il suo quinto titolo nel 1957 che lo consacrò ancora una volta il migliore al mondo alla veneranda età di 46 anni e 41 giorni.
Non si sa se Alonso abbia parlato di breve o medio termine per quanto riguarda sé stesso o forse per quanto concerne la crescita della vettura e del suo giovane e validissimo compagno di squadra Esteban Ocon, ma il primato del Chueco argentino dista cinque anni e non è detto che l’asturiano non voglia arrivare proprio a quell’età.
Difficile comunque pensare che la cosa non fosse una frase buttata lì dal vecchio leone dei motori che ha voglia di dimostrare a tutti che non è ancora finito, perché in questo momento una sua lotta al titolo sarebbe davvero impensabile, ma le leggende si sa che sono davvero eterne.