Dopo un’assenza di due stagioni Alonso è rientrato nella top class sorprendendo. Con la sua solita vis polemica l’iberico non risparmia nessuno.
Tornato in F1 con un “piano”, come lo amava definire lui stesso, ben preciso, Fernando Alonso ha dato prova di averci visto giusto e di non aver peccato di hybris. A differenza di quello di Michael Schumacher il suo comeback si è finora rivelato un successo. E pazienza se ad oggi è mancata la vittoria, il podio del Qatar dello scorso anno e le prestazioni che continua a fare in pista, sono la dimostrazione, che stare due stagioni lontano dal Circus non lo ha danneggiato.
Anzi, se vogliamo, gli ha dato ancora più voglia, fame e desiderio di fare la differenza nel confronto con i colleghi più giovani.
“Sono lo stesso di prima e questo è importante“, ha affermato a The Race. E un chiaro esempio di quanto sia in forma, lo ha dato in Canada conquistando la prima fila in qualifica in condizioni difficili.
“Non era la prima volta che mi capitava in carriera, ma ha significato molto per me, perché quando ci si impegna in questo sport ci si deve allontanare dalla propria vita, dalla famiglia e dagli amici per dedicarsi al 100% alla preparazione fisica e mentale. Avendo io un passato glorioso inoltre sono consapevole di essere sempre sotto i riflettori“, ha spiegato conscio della pressione sulle sue spalle.
Alonso se la prende con la stampa
E di certo i media non rendono le cose più semplici. “Quando fai un buon fine settimana sei un Dio, se vai male diventi troppo vecchio, troppo giovane, troppo tutto“, ha contestato facendo il paragone con i tifosi che, al contrario, ci sono sempre e comunque al di là dell’esito di una corsa.
“Penso che la gente abbia capito che ho ancora qualcosa da dare alla F1“, ha proseguito nella riflessione tornando con la mente al rientro di Schumi e di Raikkonen. “La sensazione allora fu che non erano più quelli di prima e io non volevo questo per me“.
Aprendo invece un capitolo sui nuovi spettatori della massima serie, Alo ha dichiarato che a suo avviso di competizioni capiscono molto poco. “Sono come i supporter del calcio. Pensano solo al risultato finale. Per loro chi vince merita, chi è in fondo non dovrebbe neppure gareggiare. E’ chiaro che non comprendono la rilevanza del pacchetto tecnico a disposizione“, ha chiosato pungente. Quando ci si avvicina a metà campionato, il driver Alpine è decimo della generale con 29 punti.