Il Gran Premio di Turchia vedrà partecipare Fernando Alonso per la prima volta dopo ben dieci stagioni. Lo spagnolo era infatti assente lo scorso anno, per cui non è stato protagonista del ritorno della F1 sull’Istanbul Park. Il due volte campione del mondo è ancora alla ricerca del podio, risultato che gli manca dai tempi della Ferrari, quando colse il terzo posto nel 2014 al GP della Cina.
Fernando custodisce ricordi positivi del tracciato disegnato da Hermann Tilke, pur non avendo mai vinto qui. Nel 2005 e nel 2006 colse due secondi posti a bordo della Renault, risultati che si rivelarono poi determinanti per la conquista del campionato del mondo. In particolare, nel secondo caso fu protagonista di uno splendido duello contro la rossa di Michael Schumacher.
Le rosse dominarono la corsa, ma a causa di un pasticcio al box, Alonso riuscì a mettersi davanti al Kaiser di Kerpen ed alle spalle di Felipe Massa, che in quel fine settimana colse la prima pole con annessa vittoria. Nonostante una monoposto più lenta di mezzo secondo al giro, “Nando” fu in grado di tenere dietro il tedesco per una quarantina di giri, conservando il secondo posto proprio al fotofinish.
Le stagioni successive furono avare di grandi soddisfazioni, ma nel 2007 e nel 2011 arrivarono altri due terzi posti rispettivamente con McLaren e Ferrari. Visto il potenziale non eccelso dell’Alpine, lo spagnolo delle Asturie ha bisogno di una gara pazza per puntare ad un grande risultato, simile a quella che in Ungheria ha portato il compagno di squadra Esteban Ocon al trionfo.
Nella conferenza stampa di oggi, Alonso è stato piuttosto duro in merito alle decisioni dei commissari di gara, che da anni ormai sono finiti nell’occhio del ciclone per delle scelte discutibili: “Ci sono regole diverse a seconda dei piloti, ed argomenti diversi da trattare con alcuni piloti rispetto che con altri. Vedremo il prossimo che attraverserà la linea bianca all’ingresso del pit-lane, vedremo di che nazionalità sarà ed in quale penalità incorrerà“.
La rabbia dello spagnolo viene spiegata dal fatto che alla prima curva di Sochi, Fernando aveva guadagnato delle posizioni tagliando la prima curva, facendolo però in modo da rispettare la via di fuga imposta dai commissari. I giornalisti sono comunque rimasti sorpresi dal fatto che Fernando non avesse subito alcuna penalità, per cui ne hanno approfittato per trattare l’argomento.
Va detto che una situazione simile era già avvenuta in passato: in occasione del GP di Francia del 2018, Sergio Perez al volante della Force India tagliò un tratto della pista, rispettando però la via di rientro in pista imposta dai commissari. Pur facendo così, il messicano guadagnò un paio di posizioni e la direzione gara lo penalizzò. Questo sottilinea quanto sia sbagliato cambiare il metro di giudizio ad ogni gara.
LEGGI ANCHE >>> Sainz e quella dedica particolare: l’omaggio al super campione
La FIA dovrebbe forse imporre un gruppo di commissari identico per ogni fine settimana, visto che spesso si passa dal severissimo Tom Kristensen ad altri ex piloti che lasciano correre. Se dopo il fattaccio di Canada 2019 sembrava dovesse valere il mantra “Let them race“, le situazioni al limite del regolamento si susseguono di continuo. E non sembra si stia facendo nulla per aiutare i piloti a capire meglio le decisioni degli steward durante le corse.
Come risparmiare energia, ecco alcuni pratici e preziosi trucchi per alleggerire la bolletta riducendo consumi…
Risparmiare sulla spesa al supermercato, ecco alcuni consigli da mettere in pratica che potranno tornare…
Quali sono i bonus casa in scadenza 2024 e che saranno più disponibili o risulteranno…
Requisiti da rispettare per l'accesso alla pensione di vecchiaia: perché è bene verificarli, eventuali ritardi…
Agosto è ormai alle porte e alcuni segni zodiacali potrebbero essere davvero fortunati durante questo…
Quali sono i segni zodiacali più fortunati fino alla fine di luglio: sono quattro quelli…