Fernando Alonso è uno dei più grandi piloti della sua epoca e il grande successo è dipeso soprattutto dagli anni in Renault per poi perdersi.
Parlare male di Fernando Alonso nel mondo della F1 è sicuramente un qualcosa che lascia sempre tutti a bocca aperta, perché quando si ha a che fare con lo spagnolo bisogna soltanto alzarsi in piedi per applaudire una carriera straordinaria, ma qualcuno purtroppo ha deciso di rivangare il passato e qualche scelta di vita che non sempre è stata perfetta per l’asturiano.
All’inizio del nuovo millennio Michael Schumacher era l’assoluto dominatore della F1, come lui nessuno era stato in grado di creare un dominio così lungo perché le cinque vittorie consecutiva rappresentano ancora oggi un record che in pochissimi potranno battere, o forse non ci riuscirà proprio nessuno.
Per questo motivo c’era grandissimo interesse nello scoprire chi sarebbe stato in grado di battere il Kaiser tedesco, ma purtroppo nel 2005 la Ferrari non era per nulla competitiva e così non venne dato il giusto risalto alla splendida lotta tra i due nuovi giovani fenomeni della pista, con Fernando Alonso in Renault e Kimi Raikkonen in McLaren.
A vincere fu lo spagnolo che divenne così il più giovane di sempre a vincere un titolo Mondiale, ma il vero e proprio passaggio delle consegne arrivò l’anno successivo quando la Rosa tornò carica e competitiva come ai tempi d’oro, con Fernando e Michael che diedero vita a uno splendido scontro tra titani che venne vinto dal ragazzo della Renault.
A quel punto, con Schumacher che aveva annunciato il ritiro alla fine di quella stagione, fu chiaro a tutti come Alonso sarebbe stato il volto assoluto della F1 per tantissimi anni a seguire, invece le cose non andarono per nulla bene già dall’anno seguente, quando decise di prendere il posto proprio di Raikkonen in McLaren.
Con lui infatti c’era un giovane emergente con grande voglia di fare, quel Lewis Hamilton che non aveva la minima intenzione di fare da guardaspalle al due volte campione del mondo e la guerra interna favorì proprio Raikkonen che intanto era passato alla Ferrari permettendo a Maranello di vincere quello che a oggi è l’ultimo titolo Mondiale.
Il 2007 fu sicuramente l’anno più difficile nella carriera di Alonso, con uno stress psichico e fisico incredibile, tanto è vero che alla fine della stagione decise di tornare nella poco competitiva Renault per lasciare spazio al finlandese Heikki Kovalainen, pilota modesto che avrebbe però potuto essere il perfetto secondo per Hamilton.
Proprio l’ex McLaren ha deciso di parlare di recente ai microfoni di TALKsport, nel quale ha espresso il suo punto di vista sulla situazione legata ad Alonso che da quella stagione non è mai sembrato in grado di rimettere in sesto la propria carriera che ha sempre avuto qualche problema che gli ha impedito di vincere altri titoli.
“Dagli anni del campionato di Alonso con la Renault ha sempre fatto la mossa sbagliata e solo a volte mi chiedo se il fattore scatenante sia stata la sorpresa della velocità di Hamilton. Se questo è il problema principale, allora il litigio con il capo della McLaren Ron Dennis è stato una conseguenza disastrosa dato che non c’era nessun altro posto dove andare, con la Renault era un po’ in discesa, stava solo provando a rialzarsi dopo il calo post vittorie e da allora Alonso non si è mai veramente ripreso.”
Heikki Kovalainen contro Alonso: gli errori in carriera dello spagnolo
Fernando Alonso si è trovato in pochissimo tempo da essere il campione del mondo che aveva detronizzato un mostro sacro come Michael Schumacher a essere semplicemente un cavallo di ritorno in una Renault che non era più nemmeno lontana parente di quella vettura sensazionale con la quale aveva vinto due Mondiali.
Per due stagioni fu così costretto a osservare da lontano la lotta per il titolo, con la Ferrari che stava iniziando a pensare a lui, peccato che a Maranello arrivò in un periodo davvero molto strano, soprattutto considerando il fatto che la Rossa aveva una buona macchina ma ampiamente più lenta rispetto alla Red Bull.
Nonostante questo Alonso andò in due occasioni vicinissimo alla vittoria del titolo Mondiale, prima nel 2010 e poi nel 2012, ma in queste circostanze alla fine fu Sebastian Vettel a essere eletto come il migliore di tutti lasciando un enorme senso di amaro in bocca anche per il proseguo della carriera.
Le ultime stagioni in Ferrari sono state assolutamente dimenticabili, in particolare con il tracollo del 2014, così terminò il suo contratto e passò alla McLaren, forse per provare a riprendersi dopo il 2007, ma anche in questo caso si trovò su di una monoposto totalmente inadatta anche solo per la F1, tanto è vero che nel 2018, il suo ultimo anno a Woking, divenne famoso per i suoi Team Radio ironici nei confronti del box.
Forse Kovalainen può anche avere ragione per quanto riguarda il discorso che Alonso non è più stato in grado in carriera di scegliere la strada migliore per la propria carriera, ma non vi è dubbio alcuno che uno come lui è sicuramente stato uno dei più grandi che si siano mai visti in un circuito di F1.
Alle volte i titoli non fanno tutto, anche se sono in pochi a poter vantare un doppio successo, però non sono la giusta testimonianza della grandezza di un pilota che è stato in grado di fare la storia eccezionale di questo sport.