Alonso ora vuole il Mondiale: che strigliata all’Alpine

Alonso striglia il team Alpine. Dopo un 2021 di lento recupero il pilota spagnolo esige una macchina capace di lottare per i primi posti.

Fernando Alonso (Getty Images)

La campagna conclusasi ad Abu Dhabi lo scorso 12 dicembre ha visto la ex Renault terminare in quinta piazza costruttori alle spalle delle imprendibili Mercedes e Red Bull, e delle più abbordabili Ferrari e McLaren.  Vincitrice in Ungheria con Ocon e terza in Qatar con Alonso, l’Alpine ha dato prova di avere le carte in regole per poter migliorare il proprio ruolino di marcia. O almeno questo è ciò che si augurano i due piloti.

In particolare Fernando ha sollecitato il gruppo a non accontentarsi, spingendolo ad alzare l’asticella approfittando della rivoluzione tecnica e di una base più solida rispetto al passato da cui partire.

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Tanti scossoni nelle ultime ore per l’Alpine di Alonso

Di certo in tempi recentissimi sono saltate parecchie teste di peso in seno all’equipe di Enstone -Viry, a partire dal boss Marcin Budkowski fino al consigliere a ambasciatore  Alain Prost, con la conseguente assunzione dei pieni poteri da parte di Laurent Rossi.

Le news più recenti danno due possibilità: l’arrivo di  Otmar Szafnauer, ex team principal Aston Martin, o quello di Flavio Briatore per dare vita ad un ricongiungimento con il Samurai.

Per il momento dal canto suo l’asturiano parla di problemi ancora persistenti in alcune aree e di una visione non unitaria della direzione da intraprendere. Uno stato di cose che potrebbe intoppare i suoi obiettivi.

Credo che adesso siamo in una condizione migliore rispetto a quella di marzo in Bahrain, anche se ci sono ancora alcuni aspetti da sistemare”, ha sostenuto a Motorsport.com. “Di sicuro dobbiamo chiudere il divario dai big per quel che riguarda il motore, ma il nuovo progetto mi dà fiducia. Allo stesso modo dobbiamo progredire dal punto di vista aerodinamico”.

Per Alo il budget cap, ovvero la somma fissa di spesa, dovrebbe garantire un appiattimento del livello prestazionale e dunque aiutare chi come l’Alpine si trova ad inseguire.

Abbiamo tutte le risorse necessarie per riuscire, oltre all’impegno dei vertici“, ha aggiunto il due volte iridato scuotendo i suoi a fare uno step ulteriore. “Adesso ai grossi costruttori non è più consentito spendere cifre folli e tutti avranno a disposizione bene o male lo stesso plafond. Starà quindi a noi realizzare una vettura competitiva. Se non saremo in grado sarà solo colpa nostra”, ha terminato con un aut aut.

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