Andrea Dovizioso costretto al ritiro dopo pochi giri nella gara a Mandalika. Il pilota Yamaha spiega cosa è successo alla sua M1.
Dopo il 14esimo posto in Qatar Andrea Dovizioso cercava un riscatto al Mandalika Circuit. Nella prima uscita stagionale ha lamentato problemi di grip al posteriore, inoltre il lungo rettilineo di Losail metteva a dura prova il quattro cilindri in linea delle Yamaha M1. Al secondo round le sensazioni non sono state migliori, nelle qualifiche ha chiuso solo al 17esimo posto e si prevedeva un’altra gara in salita.
Invece alla partenza Andrea Dovizioso ha saputo sfruttare al meglio le condizioni di bagnato e la nuova carcassa più dura della Michelin, ha guadagnato subito posizioni allo spegnimento dei semafori e al secondo giro è risalito fino alla 11esima piazza. A quel punto ha dovuto fare i conti con problemi di elettronica che lo hanno costretto a rientrare ai box incassando uno zero e un calo di fiducia nella moto. Adesso non resta che attendere il prossimo Gran Premio in Argentina in programma fra meno di due settimane.
Problemi al cruscotto per Dovizioso
Ma cosa è successo sulla M1 di Andrea Dovizioso? Il pilota di Forlì spiega che i problemi sono cominciati sin da quando ha avviato il prototipo prima della partenza. “Sono deluso perché dal momento in cui ho acceso la moto il cruscotto non ha funzionato. Non riuscivo a vedere nulla né ho potuto usare il launch control“. A quel punto il pilota del team Yamaha RNF ha pensato solo a guidare e recuperare posizioni.
Buone le sensazioni nei cambi di direzione, pur riscontrando problemi a usare il braccio destro in modo normale. “Se mi fossi trovato in una posizione migliore in griglia e in una gara normale, avrei potuto fare di meglio e lo ha dimostrato Fabio (Quartararo, ndr). Non è la gara che desideravo, ma a volte accadono questo tipo di problemi“.
Wilco Zeelenberg, Team Manager di WithU Yamaha RNF MotoGP Team, si è detto deluso per quanto accaduto nel GP dell’Indonesia ad Andrea Dovizioso che stavolta non ha praticamente nessuna responsabilità. “Per Andrea è stato davvero un grande dramma, visto che fin dall’inizio il suo controllo di lancio non ha funzionato a dovere. È riuscito comunque a partire senza problemi, ma dopo pochi giri ha riscontrato un altro problema e per di più la moto si è fermata – ha concluso il tecnico olandese –. Siamo ovviamente molto delusi per questo“.