Wilco Zeelenberg, team manager Yamaha RNF, parla dei problemi di Andrea Dovizioso in sella alla Yamaha YZR-M1.
Per il team Yamaha RNF e Andrea Dovizioso sarà un anno importante: la squadra deve riguadagnarsi la fiducia della Casa di Iwata a cui è legata da un anno di contratto dopo l’addio del title sponsor Petronas, mentre il pilota forlivese ex Ducati dovrà decidere se continuare o ritirarsi in base all’esito delle sue prestazioni in sella alla M1.
L’adattamento dell’ex Ducati alla nuova moto sta richiedendo più tempo del previsto, nei test non sembra aver trovato la retta via per spingersi al limite e la gara in Qatar si prospetta in salita, almeno fino a quando non avrà trovato le giuste modifiche al suo stile di guida e per certi versi seguire la modalità di guida usata da Fabio Quartararo, fino a questo momento l’unico alfiere del marchio a riuscire a sfruttare tutto il potenziale di questa moto.
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Il team manager Wilco Zeelenberg comprende le difficoltà del Dovi, arrivato in Yamaha verso la fine del Mondiale 2021, su una moto del 2019 e poi passato al prototipo factory nel corso degli ultimi test invernali. Inoltre Andrea ha portato la sua lunga esperienza al servizio del costruttore, anche in veste di collaudatore, per cercare di limare alcuni dettagli della M1. “È molto importante che i giapponesi comprendano appieno le aree in cui devono migliorare. Interessante anche per Fabio Quartararo e Franco Morbidelli analizzare la sua guida, che potrebbe essere diversa dalla loro“.
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Al fianco del forlivese c’è un capotecnico di esperienza e spessore come Ramon Forcada. Il loro rapporto professionale si sta consolidando e il tecnico catalano potrebbe essere di grande aiuto per risolvere alcuni problemi nel minor tempo possibile. “Devono ancora conoscersi, ma quel che è certo è che hanno già molto rispetto reciproco“, ha sottolineato Wilco Zeelenberg in una conferenza stampa tenuta via Zoom al termine dei test in Indonesia.
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Per Dovizioso sarà fondamentale ottenere risultati discreti sin dalle prime gare, dal momento che il mercato piloti potrebbe esplodere da un momento all’altro ed entro l’estate tutti vorranno avere i contratti firmati per il 2023. Qualora dovesse fallire Andrea potrebbe optare per il ritiro. “Penso che se può fare bene in questa stagione, allora vorrà farne un’altra. Penso che ad inizio stagione è difficile per qualunque pilota dire cosà vorrà fare alla fine“.
Al momento c’è da risolvere un problema di aderenza al posteriore, una pecca che Andrea Dovizioso ha accusato anche nell’ultima stagione in Ducati, dopo l’introduzione della nuova carcassa Michelin nel 2020. “In effetti è ancora un problema che lo riguarda. Di certo se il problema persiste, dovremo risolverlo“.