Aron Canet è uno dei principali interpreti della classe Moto2. Il nativo di Corbera de Alcira ha deciso di disfarsi della sua Honda per una questione impensabile.
Canet sogna di vincere un giorno il titolo mondiale nella classe di mezzo. Il rider spagnolo non è molto lontano dal centauro italiano, Celestino Vietti. Aron occupa la quarta posizione, a quota 116 punti, mentre il pilota dell’Academy di Valentino Rossi è a 133 dopo la caduta in Germania. Il mondiale è ancora apertissimo con tanti piloti vicini in classifica.
Aron Canet è un talento indiscusso del Motomondiale. Ha iniziato a muovere i primi passi in pista a soli 3 anni. Dopo aver provato i kart, i genitori lo istradarono sulle minimoto. Ha iniziato subito a mettere in mostra qualità straordinarie, trionfando in una serie di competizioni nazionali e vincendo nel campionato mediterraneo di velocità. A soli 14 anni il giovane passò al campionato spagnolo velocità, nella categoria Pre-Moto3, per poi correre nella categoria Moto3 nel 2014. Dopo un anno di ambientamento, Aron andò ad un passo dal conquistare il titolo nel 2015.
Ancora minorenne lo spagnolo ha esordito nella classe Moto3 del Motomondiale, in sella alla Honda NSF250R del team Estrella Galicia 0,0. Andò subito forte nel confronto con il teammate Jorge Navarro, conquistando un terzo posto in Australia. Il campionato fu un crescendo di prestazioni, ottenendo la sua prima partenza al palo nell’atto conclusivo valenciano e il quindicesimo posto finale in graduatoria con 76 punti all’attivo. L’anno successivo fu confermato nella stessa squadra, gareggiando al fianco di Enea Bastianini. Nel 2017 arrivò la prima soddisfazione, grazie ad una super vittoria nel Gran Premio in Spagna.
Canet si confermò sul primo gradino del podio anche in Olanda e Gran Bretagna, inserendosi nella lotta iridata. Lo spagnolo mise in mostra una buona costanza, ottenendo un secondo posto in Francia, un terzo posto in Repubblica Ceca e due pole position, nel Gran Premio delle Americhe e in Germania. Chiuse la stagione al terzo posto in classifica piloti con 199 punti. Dopo un 2018 avaro di soddisfazioni e molto altalenante sfiorò il titolo nel 2019, in un testa a testa accesissimo con Lorenzo Dalla Porta. Il nativo di Corbera de Alcira arrivò al secondo posto in graduatoria, conquistando tre successi. Acosta e quel retroscena su Stoner: “Non riuscivo a crederci”.
Canet cede la sua amata Honda
Nel 2020 il rider iberico fu scelto dal team Speed Up Aspar per fare da spalla a Hafizh Syahrin. L’impatto con la classe di mezzo fu subito complicato. Chiuse la stagione al 14º posto con soli 67 punti. Lo scorso anno Aron ha messo in mostra un bel ritmo, conquistando tre secondi posti in Portogallo, Germania e Stiria e due terzi posti, San Marino ed Emilia Romagna. Il pilota del team Speed Up concluse l’annata al sesto posto con 164 punti, sfiorando in numerose occasioni la prima vittoria in Moto2. Lo spagnolo continua ad inseguire l’obiettivo nel 2022, avendo già ottenuto quattro secondi posti.
Aron non è un tipo che demorde e continua ad inseguire il suo sogno di diventare campione del mondo. Vietti deve tenere d’occhio il pilota spagnolo. Sempre in giro per il mondo a correre con il coltello tra i denti in pista, il ventiduenne non ha più tempo di coccolare i suoi bolidi in garage. Il centauro ha deciso di vendere una bellissima Honda CB600F riadattata a cafè racer per una cifra piuttosto abbordabile. Il bolide giapponese è stato immatricolato nel 2008 e personalizzata dal pilota con il suo numero 44. Partendo dalla base della Honda CB600F la moto è stata modificata con semi manubri del marchio Zetasassi, un marcatore Koso, fari Led, un filtro K&N e uno scarico Exan completo.
Il serbatoio, ereditato da una Honda CB Seven Fifty del 1970, dà alla moto un tocco retrò. La sella e il telaio sono realizzati a mano, mentre le pinze radiali hanno quattro pistoni. Si tratta di modifiche omologate. Gli acquirenti potranno comprarla a 11.500 non trattabili. Canet metterà a disposizione del cliente interessato all’acquisto anche un forcellone posteriore monobraccio e un cerchio compatibile per personalizzare, ulteriormente, la Honda. A Todocircuito il pilota della classe Moto2 ha spiegato il senso della vendita. “La uso tra zero e niente. E poi, anche se può sembrare una follia, ho paura di andare in autostrada con questa moto perché so quanto fanno male le cadute, e ancora di più senza tuta”. Una motivazione del tutto plausibile, ma particolare per un centauro professionista.