Jean Todt augura buon compleanno al campione, Michael Schumacher: un tweet breve, ma che racchiude tante emozioni.
Oggi, Michael Schumacher compie 53 anni. Nato a Hurth il 3 gennaio 1969, il pilota tedesco era evidentemente destinato a scrivere la storia di uno degli sport più seguiti al mondo. E concediamocelo: con una delle scuderie più famose. Basterà conoscere la storia del suo esordio legato ad una bugia, per capire quanto la Formula 1 fosse nel suo destino.
Ovviamente, con i suoi successi, il pilota tedesco ha fatto la fortuna anche di chi gli è stato intorno, come i dirigenti e gli ingegneri dei suoi team. Uno di questi è ovviamente l’ex amministratore delegato della Ferrari SpA e direttore generale della Scuderia Ferrari, Jean Todt che non si è mai negato, per delle belle parole sul suo amico Schumi.
Jean Todt ed il suo amore per Michael Schumacher
Todt e Schumacher collaborarono ai tempi della Rossa, con cui il classe ’69 ha vinto ben cinque Mondiali. Todt ha ammesso di essere sempre rimasto accanto alla famiglia di Schumi, e non molto tempo fa spiegò la situazione fisica dell’ex pilota, che tutti vorrebbero un giorno poter rivedere in condizioni migliori.
Il dirigente d’azienda e sportivo, oggi è ovviamente stato tra i primissimi a twittare delle parole d’augurio per il tedesco, dalle quali si capisce quanto ancora oggi, ci sia tantissima ammirazione. Questo, il tweet del francese: “Buon compleanno Michael! In questo giorno speciale celebriamo una grande leggenda della F1 ed un caro amico. Continui ad essere un’ispirazione per tutti noi. Tutto il mio affetto in occasione del tuo compleanno”.
Rivelazione inquietante su Michael Schumacher: il testamento premonitore
Parole che faranno certamente tanto piacere alla famiglia dell’ex pilota, tra cui c’è Mick, che oggi corre per la Haas. Un atleta che seppur ritiratosi da tempo, è ancora fonte d’ispirazione per i più giovani. Un vero traguardo incredibile per il sette volte campione mondiale, che conobbe Jean Todt nel 1996. Quando il tedesco arrivò a Maranello infatti, il dirigente era già in rosso. Insieme, come detto, 4 mondiali in 11 anni.