Un auto elettrica è volata dal terzo piano di un palazzo, finendo per mietere due vittime. In Cina ci si interroga come è accaduto il dramma.
La dead line del 2035 diventa sempre più un’immagine reale. Le vetture 100% elettriche potrebbero soppiantare le vetture a combustione nel giro di poco più di 10 anni. Un obiettivo europeo, ma più che altro un obbligo che va ad incidere su tutte le case produttrici costrette a puntare sull’elettrico. Persino un brand di lusso come Ferrari è pronto ad adeguarsi. A proposito del marchio del Cavallino Rampante, non perdetevi le immagini di questo misterioso incidente avvenuto a Londra a bordo di una magnifica SF90 Stradale.
Il parco auto circolante vetusto italiano dovrebbe subire una trasformazione radicale nei prossimi anni. Siamo all’alba di un mondo diverso, ma quanti benefici sul piano ambientale avrà l’utilizzo massiccio di vetture alla spina? I prezzi continuano ad essere elevati, così come gli imprevisti che riguardano vetture 100% elettriche. Non è la prima volta che vi riportiamo di news che fanno male al cuore degli appassionati e, naturalmente, alle famiglie delle vittime. La crisi in Europa non sta favorendo la diffusione di questa nuova tecnologia. Sia per una questione finanziaria, sia per un fattore legato ad un retaggio storico, in molti continuano a preferire di gran lunga i veicoli con motori endotermici, anche se datate.
Le EV sono ancora un numero molto limitato rispetto al parco auto circolante nel nostro Paese. Una transizione epocale che sembra di difficile applicazione nelle nostre città. Tra 13 anni il divieto, a livello europeo, di vendita di auto con motori termici potrebbe, inoltre, portare la perdita di una quantità impressionante di posti di lavoro. Di difficile applicazione, nella pratica, anche il progetto di collocazione di milioni di colonnine elettriche su tutto il territorio nazionale. In uno scenario di assoluta incertezza e di crisi, giungono orribili notizie dalla Cina, uno dei Paesi con la maggior produzione di batterie a ioni di litio al mondo.
L’incidente assurdo dell’auto elettrica
La macchina è precipitata dal terzo piano della sede della Nio a Shanghai, in Cina. Nello schianto sono rimaste uccise due persone. Il crash della EV della casa automobilistica cinese è avvenuto a Shangai. Nel video in basso potrete osservare le immagini degli inquirenti che stanno facendo luce sulla dinamica dell’incidente. In base alle prime ricostruzioni pare che la vettura alla spina, sia improvvisamente precipitata, sfondando una finestra al terzo piano del palazzo dove era in esposizione.
A bordo della Nio vi erano due uomini che stavano testando l’auto. La casa cinese ha avviato una indagine interna dopo il volo della vettura avvenuto nella sede di Shangai. “Sulla base dell’analisi dell’accaduto, possiamo per il momento confermare che si è trattato di un incidente (non causato dal veicolo)”, hanno fatto sapere in una nota aziendale. La fase di collaudo delle vetture elettriche avviene al terzo piano dove è presento anche lo showroom. Naturalmente la reazione sui canali social è stata feroce al commento rilasciato dalla casa costruttrice asiatica.
Gli utenti hanno puntato il dito sull’atteggiamento della Nio, volto subito a discolpare l’azienda per l’immane dramma. “Siamo molto tristi per questo incidente e vorremmo esprimere le nostre più sentite condoglianze al nostro collega e collaboratore che ha perso la vita. È stato istituito un team per aiutare le famiglie“, hanno poi fatto sapere, dopo aver cancellato la prima dichiarazione che ha scatenato le polemiche. La Nio è nota come la “Tesla killer” cinese, nella battaglia alla transizione elettrica con l’altro gigante americano.
In una lotta Cina vs Stati Uniti, l’Europa guarda impotente il futuro cambiamento che tenderà, certamente, a favorire l’“armata green” straniera. L’obiettivo generale è portare entro il 2030 le auto elettriche al 70% del totale delle auto vendute in Europa e al 40% di quelle vendute negli Usa. La Cina, in un compromesso totalmente nonsense, continuerà a ricoprire un ruolo di primo piano, pur inquinando a livello generale più qualsiasi altra realtà occidentale.
In questa lotta più economica che ecologica alla salvaguardia del Pianeta, a farne le spese sarà la classe media sempre più povera. I dubbi sulle EV sono svariati e finché sarà così alto il costo rispetto alle auto tradizionali, ci sarà sempre una preclusione mentale di una vecchia guardia. Se i prezzi delle auto alla spina rimarranno esorbitanti, in tanti non potranno più avere un’auto di proprietà. In un mare di perplessità, certe notizie drammatiche che arrivano dalla Cina non fanno di certo impennare l’“hype green”.
https://www.youtube.com/watch?v=CJm2WASnelE