Sale Bingo, scommesse e casinò, non in tutta Italia c’è già stata la riapertura: quando saremo al completo?
Il ritorno alla “normalità” passa per diversi campi e tocca diversi fattori. Quello economico, che ha un enorme bisogno in tutti i campi lavorativi, di tornare a vedere i soldi circolare, che sia per il turismo o per la ristorazione e quant’altro, lo stallo non può continuare. E poi c’è quello psicologico. Le persone stesse, non possono continuare a condurre poche attività, perché questo a sua volta non permette appunto, all’economia di crescere.
E per quanto riguarda proprio quest’aspetto, c’è chi sceglie come momento di svago, quello del gioco. Questo, se non condotto con moderazione però, può diventare davvero pericoloso per le casse personali di chiunque. Meglio ricordarlo, che non è mai male. Ora però, andiamo a capire in Italia, quando si potrà giocare e scommettere di nuovo.
LEGGI ANCHE>>> Gratta e vinci, clamoroso: il trucco c’è e a volte si può anche vedere
Partiamo dalle Regioni. La Val d’Aosta, è l’unica restata gialla per un po’ ancora, rispetto a tutte le altre. Domani, 25-06-2021, anche questa Regione si unirà a tutte le altre. In alcune Regioni di fatto, è già possibile scommettere in presenza e non online, ad esempio sulle gare degli Europei di calcio, o perché no, sulla NBA o la Moto Gp e la Formula1. Ed è anche già possibile recarsi, rispettando le regole, in sale Bingo e casinò.
E la Valle d’Aosta, quanto altro attenderà? Il Presidente della Regione Erik Lavevaz, ha comunicato cosa accadrà, per gli abitanti della regione del Nord-Italia.
“Considerato che la Regione rimane classificata zona gialla per ulteriori sette giorni, sulla base di un netto miglioramento del quadro epidemico, – Spiega Lavevaz – l’Ordinanza, a partire da venerdì 25 giugno, consentirà la riapertura delle attività di piscine e impianti natatori in impianti coperti, centri benessere e termali, sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò nonché di musei e altri istituti e luoghi della cultura, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, nel rispetto dei relativi protocolli e linee guida vigenti”.