Le news top della settimana ci rimandano a vecchie e nuove rivalità. Max Biaggi è tornato a parlare di Valentino Rossi. Horner ha schernito la gestione di Binotto. E poi una chicca su una nuova Lamborghini Huracan.
In F1 le battaglie non si combattano solo in pista, tra i piloti, ma anche i team principal ricoprono un ruolo essenziale, al muretto e nella stanza dei bottoni. Provocazioni e bordate che hanno una ricaduta, a livello politico, non indifferente. Mattia Binotto e Christian Horner, dall’inizio del campionato, si provocano con frecciatine in merito al budget cap, ma anche circa le performance delle nuove auto ad effetto suolo. Il manager della squadra con sede a Milton Keynes ritiene che la Red Bull Racing abbia fatto scelte strategiche diverse rispetto a Ferrari e Mercedes, avendo intrapreso una posizione chiara.
Il team austriaco, nonostante fosse in lotta con la Mercedes sino ad Abu Dhabi, ha progettato un’auto molto veloce sul dritto, confermando al volante il duo della passata stagione. Max Verstappen, campione del mondo in carica, e Sergio Perez hanno trovato il modo di cooperare. La squadra con sede a Milton Keynes ha trovato un equilibrio perfetto tra i driver. Un “no fight” porta sempre ad una vittoria o una doppietta, quando entrambi i pioti sono in una pozione favorevole. In Ferrari, invece, non sono stati in grado di massimizzare i risultati, non riuscendo a vincere sui circuiti favorevoli alle caratteristiche della F1-75. La wing car di Maranello ha regalato le migliori performance su tracciati con tratti misti e curve lente. A Monaco avrebbe dovuto demolire i competitor.
In Inghilterra, inoltre, si è presentata una occasione inaspettata. Perez aveva avuto la peggio, al primo giro, con Leclerc, mentre Max Verstappen ha preso in pieno un pezzo di carbonio che ha distrutto il fondo della sua RB18 e la sua gara. Tutto era spianato per una doppietta alla portata della Rossa, ma la Safety Car causata da un’avaria dell’Alpine di Esteban Ocon ha cambiato le carte in regola. L’auto di sicurezza ha mandato in tilt il muretto Ferrari, in un momento cruciale, prendendo la decisione di fermare per un pit stop Sainz, ma non il leader della corsa. Lo spagnolo ha vinto il suo primo GP in carriera. Perez ha rimontato al secondo posto. L’anglocaraibico è finito sul podio, mentre Charles è scivolato al quarto posto.
Christian Horner, in una chiacchierata con i giornalisti di Motorsport.com, ha detto che Lewis Hamilton e Charles Leclerc non hanno ottenuto il massimo dalla loro domenica, a causa di una scelta errata dei rispettivi muretti. La decisione di far rientrare Lewis al trentatreesimo giro è stata errata, secondo Horner, perché ha montato le mescole sbagliate, sulle soft avrebbe avuto un grande vantaggio. Charles Leclerc, invece, era in testa al momento dell’avaria di Esteban Ocon e la Ferrari avrebbe dovuto effettuare subito il pit stop. “Suppongo che la chiamata che ho capito meno non fosse quella di far rientrare entrambe le vetture, o certamente Charles, per la gomma soft”, ha tuonato Horner. Una squadra che vuole lottare per il mondiale e non per una vittoria di tappa, avrebbe ragionato diversamente. Ecco un ulteriore approfondimento sulla delicata questione.
La nuova Lamborghini Huracan Sterrato
La gamma di Huracan si allarga ulteriormente con il lancio della Sterrato. Dopo la Spyder, la casa di Sant’Agata Bolognese svelò Huracan LP 640-4 Performante, una versione ancora più aggressiva. Il top del top è stata la LP 620-2 Super Trofeo. Una supercar che, come avrete intuito dal nome, rimanda alle vetture che partecipano al campionato Lamborghini Super Trofeo. Sul web è apparso un video, pubblicato dal canale YouTube Varryx, dove la Huracan Sterrato ha fatto uno dei suoi primi test su strada. Il lavoro di camuffatura non è bastato perché l’altezza da terra dell’auto ha subito lasciato intuire l’imminente lancio del modello special.
Le linee della Huracan sono riconoscibili, nonostante il “vestito coprente”. Il DNA Lamborghini risulta chiaro, nella linea ininterrotta che ne disegna il profilo sportivo. Le protezioni nella parte bassa del paraurti anteriore rimandano da uno stile retrò, ma molto ricercato. Ne dovrebbero essere prodotte un numero massimo di 1.000 esemplari. Si tratta di una versione che andrà a ruba. Gli appassionati la stanno attenendo con ansia da diverso tempo. C’è curiosità per le prestazioni della vettura. La versione base monta un motore dieci cilindri da oltre 600 CV. Il sound è da brividi. Le sensazioni per il guidatore sono fantastiche, grazie al motore posizionato in posizione posteriore-centrale, fabbricato dalla Volkswagen, proprietaria del marchio.
Le performance, ovviamente, sono fantastiche. La velocità massima è di oltre 325 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 3,2 secondi e da 0 a 200 km/h in 9,9 secondi. La Lamborghini Huracan ha sostituito la Gallardo, ma ha conservato il medesimo design futuristico. Le linee sono taglienti per una sportività senza compromessi. Abitacolo curato e personalizzabile con tantissimi diversi allestimenti. Tecnologia al servizio di un lusso sfrenato. Il sistema di illuminazione full LED è all’avanguardia, così come la plancia con TFT da 12.3″, mentre non lasciano indifferenti le linee aerodinamiche del posteriore. Bassa e cattiva, il toro andrebbe provata in pista per una esperienza di guida al limite. Sulle strade di tutti giorni scalpita come una belva in gabbia. Cliccando qui troverete il video della nuova Lamborghini Sterrato, non perdetevelo!
Max Biaggi vuota il sacco su Valentino Rossi
Max Biaggi e Valentino Rossi non si sono mai amati e questo non è un segreto. Un appassionato di motociclismo che si rispetti si è goduto entrambi, nei loro apici della carriera, ammirando lo stile guida del romano e del centauro di Tavullia. I problemi sono arrivati in classe 500, successivamente MotoGP. Il romano, dopo aver vinto in quattro occasioni la 250, avrebbe voluto coronare il sogno di trionfare nella top class. Si è trovato difronte due mostri sacri, come Mick Doohan e Valentino Rossi. Quest’ultimo è stato l’erede dell’australiano in Honda, essendo riuscito a proseguire la lunga striscia di vittorie di Mick. Biaggi non ha potuto nulla, arrivando in ben tre occasioni al secondo posto della classifica mondiale.
Nel 2000 la rivalità iniziò ad essere impegnativa per i due italiani. Il Dottore arrivò al secondo posto, nell’anno di debutto nella classe regina, precedendo comunque Biaggi. Nel 2001 i due centauri si contesero il titolo. La situazione divenne incandescente in occasione della tappa in Catalogna. A Barcellona il numero 46 riuscì a battere il romano, precedendolo di quasi 2,5 secondi. Dopo la premiazione avvenne qualcosa che scaldò gli animi già caldi a causa dell’adrenalina post gara. Biaggi si presentò alla press conference con un piccolo taglio sotto l’occhio. Si sparse la voce, come potete leggere in questo articolo, che c’era stata una guerra prima verbale, sfociata in rissa sulla scala del media center.
L’episodio finì su tutti i magazine dell’epoca. In questi giorni Biaggi ne ha riparlato, dopo più di 20 anni al giornale Speedweek. All’epoca il Corsaro disse: “Sono stato punto da una zanzara”, tuttavia oggi ha raccontato la verità: “Normalmente, solo il pilota e due meccanici erano ammessi lì in quella zona. Ma Rossi aveva con sé al parco chiuso anche il suo manager Gibo Badioli e Carlo Fiorani della Honda. Questo non era consentito dai regolamenti. Nessuno dei funzionari ha detto nulla contro. Mentre poi salivamo la stretta scala a chiocciola fino alla piattaforma della cerimonia di premiazione, Badioli indossava il casco di Rossi, la visiera era aperta e il bordo mi tagliò la faccia. Per questo ho detto con rabbia a Badioli: ‘Non dovresti nemmeno essere qui! Perché quattro di voi devono andare alla cerimonia di premiazione?‘”. Dopo la battuta scoppiò il putiferio tra gli italiani.