Mattia Binotto e Toto Wolff non hanno perso tempo per lanciarsi le prime frecciatine e rendere già infuocata la stagione della F1 del 2022.
La F1 è uno dei mondi più competitivi in assoluto e non potrebbe essere altrimenti considerando l’enorme quantità di interessi economici che girano attorno a questo mondo e soprattutto alla grande quantità di persone che lavorano tra le quattro ruote e il rombo dei motori e una serie incredibile di appassionati che non vedono l’ora di godersi le gare.
Normale dunque come la sfida al vertice sia da sempre il grande e principale interesse e quando ci sono realtà e Scuderie del livello di Ferrari e Mercedes la lotta è sempre presente, ma Mattia Binotto e Toto Wolff non se le sono mandati a dire in queste prime giornate di test, con la Rossa che ha già alzato il primo polverone della stagione.
La stagione 2022 sarà un anno completamente nuovo rispetto al passato, con le quattro ruote che hanno vissuto a tutti gli effetti una rivoluzione quasi senza precedenti, dove praticamente le vetture dell’anno precedente potevano essere prese buttate via, tanto c’era davvero pochissimo materiale dal quale poter prendere ispirazione.
In una situazione del genere è normale come nessuno conosca realmente i reali valori e le reali intenzioni delle Scuderie che sognano di poter continuare a vincere, nel caso della Red Bull, o di poter tornare al successo, e ristabilire un dominio come la Mercedes o di uscire dal torpore e dal letargo per la Ferrari.
In queste prime uscite è stata proprio la Rossa di Maranello una delle vetture più seguite con maggiore interesse, perché non c’è stato alcun modo di scorgere particolari difetti di potenza nella vettura, anche se tutti hanno recepito un errore di costruzione dal punto di vista aerodinamico, dato che la monoposto rimbalza molto.
Il difetto è comunque comune e Binotto, come ha spiegato ai microfoni di Motorsport.com, sa bene che sarà un qualcosa che verrà messo in ordine con il tempo, ma la Mercedes non sembra aver questo tipo di problema comune e sono scattate infatti le prime polemiche e riguardo.
Christian Horner della Red Bull si era già apertamente scagliato contro la Scuderia di Stoccarda per i sidepods considerati irregolari e illegali dal punto di vista pratico in pista, ma Binotto ha voluto rincarare la dose parlando con il team principal della Ferrari che ha parlato di un montaggio errato degli specchietti che permette così di produrre un diverso effetto aerodinamico.
“Già in passato abbiamo sempre sostenuto che gli specchietti non dovrebbero avere alcuno scopo aerodinamico, dovrebbero essere lì solo per guardarsi dietro.”
Con queste parole Binotto ha spiegato in conferenza stampa dunque come l’azione della Mercedes e il montaggio della macchina debba ritenersi irregolare e non adatto alla F1 di quest’anno e infatti la situazione sta dando parecchie noie a tutta la Federazione che sta cercando di risolvere il prima possibile la questione.
“Penso che il modo in cui la Mercedes ha trattato o progettato la propria auto, sicuramente c’è uno scopo aerodinamico significativo negli specchietti stessi e penso che qualcosa che dobbiamo fermare per il futuro, senza dubbio perché il rischio è che vedremo in futuro che tute le squadre inizieranno a progettare specchietti che sembrano astronavi.”
Binotto dunque non ci sta assolutamente ed è andato all’attacco a tutti gli effetti di una Mercedes che sta suscitando davvero tante polemiche e in questo momento non ci sembrano nemmeno le possibilità di capire se quella del team principal italiano sia un’accusa fondata o meno.
L’utilizzo degli specchietti da un punto di vista aerodinamico in questo momento non è però vietato dal regolamento che non fa menzione e dunque è difficile pensare che la situazione possa cambiare a dieci giorni dall’inizio del Mondiale, anche se la Rossa era stata punita poco prima del Mondiale 2020, poi rinviato per Covid, con la squalifica della Power Unit considerata irregolare e che ha così portato alla disastrosa annata seguente.
Si sperava che dopo tutte le polemiche a livello regolamentare del 2021 ci potesse essere maggiore chiarezza da parte della FIA all’inizio di questa nuova stagione, invece non sembra essere migliorato davvero niente e le critiche sono dunque già divampate.
Bisognava dare al popolo giustiziere il capro espiatorio e il colpevole di tutti i mali ed è stato così fatto fuori Michael Masi e ora ci si rende conto ancora di più di come non fosse solo l’australiano il problema, ma che in realtà fossero ben chiari ed evidenti una serie di problemi regolamentari all’interno della Federazione.
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