Piero Taramasso, boss della Michelin, risponde alle critiche di certi team e piloti dopo il Gran Premio di Mandalika.
La Michelin ha ricevuto dure critiche da parte di piloti e team durante il Gran Premio di Mandalika, per aver portato una carcassa diversa da quella dei test invernali dello scora febbraio. Forti pareri contrari sono arrivati dal box Honda e da Aleix Espargarò principalmente, ma anche altri piloti hanno lamentato un cattivo feeling con questo pneumatico al posteriore.
Piero Taramasso, boss Michelin, vuole offrire una spiegazione e rimandare al mittente ogni tipo di accusa in un’intervista a Motorsport.com. Innanzitutto il circuito dell’Indonesia era nuovo nel calendario della MotoGP e i tre giorni di febbraio sono serviti anche al fornitore francese per provare le migliori soluzioni in vista della gara. Il fornitore unico ha portato una carcassa tradizionale ma ha notato che non avrebbe retto il passo gara a causa delle alte temperature dell’asfalto che superavano i 60°C.
Michelin spiega i motivi della scelta
In certe condizioni le gomme possono riportare dei danni che possono compromettere l’incolumità dei piloti, quindi Michelin ha dovuto dare priorità alla sicurezza prima che alle prestazioni. Da qui la decisione di mettere a disposizione la carcassa del 2018 ma con le stesse mescole utilizzate nei test invernali. “Dopo i test di febbraio era chiaro che le gomme di serie non potevano coprire la distanza di gara. Il circuito è molto stressante per la nuova pavimentazione e le temperature elevate“, ha spiegato Piero Taramasso.
Da qui la scelta di cambiare la carcassa lasciando invariate le coperture. “Abbiamo usato la costruzione del 2017 e 2018, quindi i team già ne conoscevano le caratteristiche“. Ovviamente la maggior resistenza e stabilità è andata un po’ a discapito del grip, ma per il boss della Michelin era compito delle squadre lavorare sul setting delle moto per adattarle alla carcassa, intervenendo su sospensioni, elettronica, setting in generale e stile di guida. “Purtroppo non esistono gomme che puoi montare ed essere veloce senza toccare nulla in termini di assetto“.
Alberto Puig si è mostrato molto critico nei confronti del costruttore francese dopo il Gran Premio di Mandalika. Ma Taramasso spiega che nessuno dello staff tecnico della Honda è andato a lamentarsi. “Chi conosce davvero i dati e le caratteristiche conosceva bene la situazione già prima di venire in gara e non si è lamentato“. Infine non è da escludere che questa carcassa possa venire riproposta nel corso della stagione qualora dovesse ritenersi necessaria.