Bottas non si cuce la bocca e critica la gestione Mercedes. Ma sul finale di stagione 2021 e i fatti di Abu Dhabi si schiera con Hamilton.
Lewis Hamilton non è l’unico ad aver perso qualcosa a Yas Marina. Certo, per l’inglese la sconfitta è stata oltremodo cocente anche perché inaspettata, ma pure Valtteri Bottas è tornato amareggiato nella sua Finlandia. La ragione è che il mancato titolo piloti da parte del #44 sarebbe costato al driver di Nastola qualche milione. Questo perché Stoccarda assegna una fetta dei compensi personali soltanto in caso di precisi obiettivi centrati dalla squadra.
A darne conferma è stato lui stesso ai microfoni di Oskari Saari. “Per fortuna sono arrivato in una fase in cui neppure guardo più il mio conto in banca“, ha affermato minimizzando il valore del denaro nella sua vita. Un modo di essere che avrebbe confermato scegliendo di andare in Alfa Romeo dove oltre a guadagnare di meno, difficilmente potrà portare a casa risultati di rilievo come fatto con la compagine germanica.
A Hinwil il 32enne potrà godere di meno pressione e del ruolo di riferimento del team. Un compito che lo lusinga e che lo mette particolarmente a suo agio, in quanto giunto al suo decimo campionato, non vedeva l’ora di avere un po’ più di responsabilità sulle spalle. “Da quando c’è stato l’annuncio sono più rilassato e sorrido di più“, non ha nascosto un miglioramento del suo stato d’animo.
Valtteri Bottas ed il regalo inaspettato da Mercedes: ora non sa dove metterlo
Bottas racconta una Mercedes ad alta tensione
Abituato da buon finnico ad un’esistenza frugale, con poche invidie, arrivismi e molta concretezza, il biondo della Päijät-Häme ha dunque tirato un sospiro di sollievo una volta uscito per l’ultima volta dalla fabbrica di Brackley o comunque dal box delle Frecce Nere.
“Ricordo il mondiale in cui Ham lottò con Rosberg. Fu un duello duro che si trasformò in politica“, ha argomentato per far meglio capire i propri sentimenti. “Quando arrivai in squadra mi chiesi come mai Nico avesse deciso così all’improvviso di andare via. Ora però lo comprendo perfettamente. Si tratta di un’esperienza non facile“.
Utilizzando la metafora del coltello alla gola, Bottas ha fatto quindi intendere che l’armata tedesca ti pungola in un modo da farti perdere lucidità.
Bottas nudo in Australia: lo scatto che manda in tilt il web (FOTO)
Così, per sfuggire allo stress creato dal boss Toto Wolff, la soluzione era una: chiudersi in sauna e calarsi anche un po’ di alcol. “Mi serviva per distrarmi. A volte serviva, altre meno”, la confessione finale che palesa come al fianco dell’asso di Stevenage vivesse un malessere.