Bottas ha confermato che non è stato facile affiancare Hamilton durante gli anni in Mercedes: ha anche pensato di prendere una decisione estrema.
Non può più lottare per vincere gare e salire sul podio, ma Valtteri Bottas ha comunque sposato con entusiasmo il progetto Alfa Romeo. Consapevole di dover ridimensionare i suoi obiettivi rispetto al passato, sta dando tanto alla scuderia con la sua esperienza.
Il team principal Frederic Vasseur ha esaltato il suo essere uomo-squadra, capace di motivare tutto il gruppo di lavoro e di aiutare anche un giovane esordiente come Guanyu Zhou. Una vera risorsa, dunque.
Il finlandese non è andato lì semplicemente per “svernare” e guadagnare altri soldi, è pienamente coinvolto e sta dando il massimo per ottenere i migliori risultati possibili. Finora è andato a punti in sei gran premi su otto, niente male affatto se si considera com’era messa l’Alfa Romeo negli scorsi due campionati.
C’è stato un netto miglioramento della monoposto, che ha potuto beneficiare anche dei progressi fatti dalla Ferrari alla power unit. Anche se di recente sono emersi alcuni problemi di affidabilità del motore, va detto che la macchina è stata abbastanza competitiva tra le mani del driver scandinavo.
F1, Bottas svela quanto fosse difficile con Hamilton
Bottas ha fatto tesoro dei cinque anni trascorsi in Mercedes, tutt’altro che facili nonostante guidasse la vettura che tutti i piloti sognavano di avere a disposizione. In un’intervista concessa al podcast My big break di Motor Sport Magazine, ha raccontato come si è sentito: “Quando sono entrato nella squadra, pensavo a vincere il campionato. Quello era il mio approccio. Sono stato parecchio duro con me stesso per non esserci riuscito. Pensavo ogni anno a riprovarci in quello successo, ma non ce l’ho fatta. Non era facile accettare di non battere Lewis, anche se non è semplice farlo quando è al top”.
Il finlandese dava il massimo, però era complicato essere costantemente sconfitto da Lewis Hamilton. Il 2018, il suo secondo anno nel team, fu molto difficile: “Nel finale avevo un ruolo di supporto, non ce la facevo e faticavo. Le ultime quattro-cinque gare non furono divertenti. Lewis era dominante nella squadra, pertanto era difficile fare un passo avanti per essere al suo fianco come avrei voluto”.
Valtteri ammette di aver pensato di mollare al termine di quella stagione, nella quale non era riuscito a conseguire alcuna vittoria: “Avevo perso la gioia di essere in F1 e di correre. Ero quasi arrabbiato con la F1. Dovresti godertela, ma non ci riuscivo. Ho fatto una pausa di riflessione e non ho parlato con la squadra durante l’inverno”.
L’attuale driver dell’Alfa Romeo ha raccontato che stava camminando in una foresta in Finlandia quando ha sentito di non doversi arrendere: “Mi sono fermato e ho sentito l’adrenalina. Era tipo ‘Sì cazzo, facciamolo’. E poi ho vinto la prima gara in Australia”.
Bottas non è mai davvero riuscito a impensierire Hamilton nella corsa al titolo. I più maliziosi dicono che la Mercedes ha sempre favorito Lewis, però va detto che Valtteri non ha il suo stesso talento e sarebbe ingiusto dire che il finlandese non ha vinto perché svantaggiato dal team. Il sette volte campione del mondo di F1 era ed è più forte, punto.