Captain Tsubasa, meglio conosciuto come Holly e Benji, rappresenta il cartone sportivo che in un certo senso ha cambiato le nostre vite.
Holly e Benji: la nostra infanzia col calcio in tv
Seppur lontana, visto i suoi “particolari connotati”, dal reale mondo del calcio, almeno nella prima versione. Tutto comincia dalla vicenda dei due eroi campioni-bambini che scoprono il loro talento e trionfano nei campionati scolastici e nazionali giovanili nipponici. La serie ci ha regalato senza dubbio emozioni indicibili.
Holly e Benji: campi chilometrici e partite infinite
Le singole partite infinite, lunghe tra le dieci e le venti puntate, il campo da calcio chilometrico, i tiri in porta a velocità della luce, le acrobazie dei protagonisti. Dalla catapulta infernale dei gemelli Derrick in poi, o al tiro “a due” di Tom Becker e Holly, chi di noi, da bambini, non ha provato ad arrampicarsi sui pali della porta come il mitico Ed Warner? Oppure a provare conclusioni dalla velocità supersonica che bucavano la rete alla Marc Lenders? I nomi, ovviamente italianizzati, all’epoca, prima metà degli anni 80, furono studiati ad hoc per un maggiore impatto commerciale del programma nel nostro Paese. Negli anni sono arrivate altre serie animate legate ai personaggi, che ricordiamo nascono da uno straordinario fumetto.
Il videogioco e i personaggi dei cartoni nelle fattezze dei campioni veri
E così nella versione Rise of New Champions, quella da console, arrivata in Italia nel più recente 2020, scopriamo, incredibile ma vero, che i volti dei grandi calciatori delle rivali del Giappone sono ispirati tutti alle grandi stelle del calcio dell’ultimo ventennio. Qualcuno davvero somigliante, anche nel nome, qualcuno vagamente vicino al campione reale. Sullo sfondo sempre le vicende di Captain Tsubasa, che cresce, prende per mano la sua nazionale, e la guida alla conquista di vittorie incredibili. Che però nella realtà non sono ancora arrivate, nonostante, per carità, la crescita notevole della nazionale giapponese e la miriade di buoni calciatori del Sol Levante che militano in Europa. Ma in fondo un cartone serve a sognare o sbaglio?
Ed eccola la carrellata di grandi campioni a cui si sono ispirati i personaggi dell’ultima versione da videogioco: a partire proprio da Holly che nasce nelle fattezze di Miura, il bomber giapponese più forte degli ultimi 30 anni, almeno a livello di reti segnate, che però al Genoa tutto questo granchè in campo non le fece vedere.
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E poi eccoli nell’ordine: Romario-Carlos Santana, Valdano-Alan Pascal, Japp Stam-Gustav, Davids-Willem, Rummenigge-Karl Heinz Schneider, Miura-Oliver Atom, Oliver Kahn-Deuter Meuller, Rivaldo-Rivaul, Maradona-Juan Diaz. E c’è anche lui il mitico Roberto Baggio, l’unico che ha conservato il suo nome, con l’immancabile codino. Non manca nemmeno Gigi Buffon-Gino Hernandez.