Il mondo della MotoGP è ricco di personaggi leggendari che hanno segnato epoche intere, ma anche di piloti talentuosi che non hanno vinto quello che probabilmente avrebbero meritato. Uno di questi è sicuramente Casey Stoner, due volte campione del mondo in MotoGP. Oggi è il suo compleanno e parleremo della sua vita.
L’australiano è noto per aver portato al mondiale la Ducati nel 2007, quando dominò la stagione battendo la Yamaha di Valentino Rossi. Il nativo di Southport, in Australia, è entrato nel cuore degli appassionati proprio negli anni in sella alla Desmosedici, che solo lui riusciva a condurre davanti a tutto il gruppo.
In quel 2007, “Bastoner” vinse ben dieci gare, chiudendo i conti a Motegi, in Giappone, con ben tre gare di anticipo. Le soddisfazioni per Stoner non finirono lì, visto che tra 2008 e 2010 collezionò altre tredici affermazioni con la squadra italiana, prima di approdare alla Honda ufficiale.
Nel 2011, al debutto con la casa giapponese, l’australiano conquistò il secondo titolo mondiale ottenendo nuovamente dieci vittorie, prima di appendere il casco al chiodo al termine del 2012. Casey è stato per molti anni tester della Ducati, ed in molti sostenevano che prima o poi sarebbe tornato. Una profonda crisi personale dovuta ad una malattia, tuttavia, lo tenne lontano dal mondo delle corse. Solo nel 2015 partecipò alla 8 ore di Suzuka del Mondiale Endurance.
Al giorno d’oggi, Stoner non è più quello di una volta a causa di un vero e proprio dramma personale. Quello che ha colpito l’australiano è detta “Sindrome da stanchezza cronica”, come da lui stesso dichiarato. In un’intervista a “El Mundo”, il due volte iridato aveva dato aggiornamenti sul suo stato di salute lo scorso 24 novembre, e la situazione non era troppo favorevole.
La malattia, come da lui stesso dichiarato, gli venne diagnosticata nel novembre del 2018, per cui già quasi tre anni fa. Casey ha ammesso che il suo fisico non rispondeva più ai suoi bisogni, che avvertiva sempre una fatica fuori dal comune. Qualche passo in avanti c’è stato più recentemente, ed il pilota aveva riferito: “Dopo molti mesi passati tra divano e letto mi sento un pò meglio. Riesco a gestire le mie energie, ma la cosa brutta è che, pur dormendo magari il pomeriggio, non riesco a ritrovare la forza prima della mattina successiva“.
La frustrazione dell’ex campione sta tutta nelle ultime parole, quando riflette sulla sua vita di prima in cui svolgeva tantissime attività senza aver alcun problema. Attualmente, anche il minimo sforzo lo fa sentire uno straccio. Al giorno d’oggi, Stoner ha dichiarato che questa sindrome non ha una cura, ma spera che in futuro qualcosa possa cambiare.
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Lui stesso si è fatto promotore di una raccolta fondi, con la speranza di trovare una soluzione in breve tempo al suo dramma personale. Incredibile pensare a quello che ci regalava Casey sulle piste di tutto il mondo, a quanti duelli ha combattuto ed ha vinto. Dalla nostra redazione arriva un profondo in bocca al lupo ed un augurio di compleanno al grande pilota australiano.
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