L’ex campione della Ducati, Casey Stoner, ha descritto la ricetta ideale per tornare ad aver un mondiale di MotoGP ricco di sorpassi e colpi di scena.
Casey Stoner è tornato a farsi vedere nel Paddock dopo tre anni dall’ultima volta, in occasione delle due tappe conclusive del mondiale 2021. L’australiano era assente dai circuiti internazionali dal Mugello del 2018, quando la Ducati viveva un momento molto diverso. La MotoGP ha rappresentato una fase di vita importantissima per Casey Stoner. Le moto sono state il suo mondo per molti anni, avendo lasciato un segno indelebile nel motomondiale.
Il nativo di Southport ha vinto due titoli mondiali, uno in sella alla Rossa di Borgo Panigale e uno alla Honda. Casey ha lasciato tanti buoni amici in Ducati, una grande famiglia, con cui ha condiviso gioie e dolori. Dopo un lungo periodo lontano dalle piste, Stoner ha deciso di presenziare alle gare di Portimao e Valencia per stare accanto ai piloti attuali del team italiano. A causa della pandemia, l’Australia ha aperto i confini di recente e Stoner ne ha approfittato per dare dal vivo dei preziosi consigli a Pecco Bagnaia e Jack Miller.
Il team italiano ha chiuso alla grande la stagione con i trionfi in successione di Bagnaia. L’italiano è molto cresciuto nelle sua prima stagione nella squadra corse ufficiale ed è passato dalle zone basse della classifica, del biennio della Pramac, a lottare con Fabio Quartararo per il titolo mondiale. Il francese della Yamaha l’ha spuntata, alla fine, grazie ad una maggiore costanza di rendimento ed una prima parte di stagione impeccabile.
Casey Stoner e la sua visione della MotoGP
“Vorrei avere voce in capitolo nel regolamento tecnico – ha annunciato Stoner – penso che ci siano cose che non sono necessarie. Aspetti che non aiutano la sicurezza, ma lasciano semplicemente che i costi di sviluppo salgano alle stelle”. Come riportato da Motorsport-total il centauro australiano vorrebbe rendere la MotoGP più economica e sostenibile, sulla base di ciò che è accaduto anche in Formula 1 con un budget cap.
Un limite alle spese folli darebbe l’opportunità anche ad altre case costruttrici di poter entrare in top class e avrebbe tanti benefici per i team minori. “Ci dovrebbero essere tagli anche all’elettronica“, ha spiegato Stoner che è un fautore della guida nuda e cruda delle moto delle precedenti generazioni. Un passo indietro andrebbe fatto anche per avere un maggiore spettacolo in pista.
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“Voglio vedere come scivolano le moto. Voglio vedere come i piloti commettono errori. Voglio che i piloti lottino per il grip e scivolino fuori dalle curve” ha sentenziato il bicampione del mondo.
Per la MotoGP, ovviamente, si tratterebbe di un cambiamento radicale. Per Stoner i piloti di oggi accelerano quasi tutti nello stesso modo nelle curve e questo determina solo sorpassi in frenata. Nonostante tutto il campionato 2021 è risultato entusiasmante agli occhi del campione che ha potuto apprezzare la velocità delle moto attuali, direttamente, dalla pit lane di Portimao e Valencia.