Cashback, i furbetti non smettono di danneggiare chi concorre regolarmente e gli esercenti, quante transazioni per 15 euro
Per vincere il 1.500 euro dopo sei mesi di Cashback, rischiamo di spenderne di più. Effettivamente, quello dovrebbe essere una sorta di rimborso parziale, ma non per i meno onesti. Ed i furbetti, sembra, amano in particolar modo i rifornimenti di benzina per tentare la truffa allo Stato. Di fatto, è arrivata, dalla pompa di benzina San Marco Petroli a Casale sul Sile, l’ennesima segnalazione.
Il gestore, ha infatti spiegato il disagio ai media: “Non mi piace criticare, ma di fronte all’ennesimo ‘giochino’ per forzare il Cashback sono rimasto davvero deluso. Stavolta si tratta di due uomini che, complessivamente, hanno effettuato il numero esorbitante di 48 micro transazioni da circa 20 centesimi l’una per nemmeno 15 euro di benzina. Penso si siano fermati solo grazie al passaggio in distributore di altri automobilisti, altrimenti immagino che avrebbero continuato ad oltranza”.
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Il modus è sempre uguale, spiega il gestore, agire di notte per non esser visti e spesso, passando per diversi distributori. Tutto ciò però va a danneggiare soltanto i benzinai, che ad ogni transazione pagano una piccola commissione. Capiremo che se le micro transazioni saranno 48 e di pochi centesimi, praticamente la pompa non ci guadagnerà nulla. In più, stampando così tanti scontrini, rischiano spesso di lasciare le macchinette senza carta, danneggiando i clienti che passeranno dopo di loro.
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Per ora benzinai ed altri negozianti non avranno di questi problemi per un po’, visto che il governo Draghi ha momentaneamente sospeso il Cashback, che forse verrà addirittura abolito. Il problema è che in una sorta di concorso a chi fa più passaggi, il rischio che qualcuno provi a fare il furbo è molto alto. I 1.500 euro finali, spettano solo ai primi 100mila cittadini che riescono a compiere più pagamenti. Questo però è proprio il tratto da modificare, se si volesse far ripartire questo speciale bonus, altrimenti a rischiare sono gli esercenti.