Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, potrebbe far valere una clausola rescissoria presente nel suo contratto. Facciamo il punto della situazione contrattuale del monegasco.
Il 2021 è stato un anno avaro di soddisfazioni per Charles Leclerc. Il pilota della Rossa ha concluso il campionato al settimo posto della graduatoria mondiale, alle spalle dei piloti Mercedes, Red Bull Racing, del suo compagno di squadra Carlos Sainz e del driver della McLaren Mercedes Lando Norris. Per il monegasco si è trattata di una doccia fredda finale, essendosi presentato all’appuntamento conclusivo di Abu Dhabi in quinta posizione. La sana rivalità con Carlos Sainz ha spinto la Scuderia Ferrari a tornare, quantomeno, al terzo posto in classifica costruttori.
Il #16 ha firmato le uniche due pole position del team di Maranello nel 2021, a Montecarlo e Azerbaigian. Nella sua Monaco ha sprecato, però, la grande chance di vincere la corsa, chiudendo le qualifiche a muro. L’esuberanza e la ricerca del limite hanno portato Leclerc, a volte, a oltrepassarli per provare ad ottenere il massimo dalla vettura. Ciò si è tradotto in errori evitabili, ma non così gravi da intaccare la fiducia tra squadra e pilota. Nel Gran Premio d’Inghilterra, sul tracciato di Silverstone, il giovane alfiere della Rossa ha sfiorato il successo, beffato a pochi chilometri dal traguardo da Lewis Hamilton.
Leclerc è stato beffato anche ad Abu Dhabi, ma da una strategia fallimentare del suo muretto box. Gli strateghi, con un pit stop errato con la prima Safety Car, lo hanno relegato, alla fine, al decimo posto. Per Charles si è trattata di una delusione cocente. Il monegasco, dopo una annata di esordio straordinaria con la Rossa, era stato designato come prima guida del team. La Ferrari gli ha affidato il ruolo di leader, essendo riuscito a spuntarla nella sfida interna ad un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel. Le performance di Spa e Monza avevano elevato Charles Leclerc ad autentico fenomeno, avendo firmato nel 2019 sette pole position ed altri otto podi al secondo anno in F1.
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Leclerc ha stracciato diversi record nel 2019, tra cui quello del più giovane pilota vittorioso con la Rossa, a soli 21 anni e 10 mesi, battendo il record di Jacky Ickx. Il suo miglior risultato in graduatoria mondiale è stato il quarto posto nel 2019, alle spalle della coppia Mercedes e di Max Verstappen. Quest’ultimo è stato uno dei principali rivali di Charles ai tempi dei kart e potrebbe tornare ad esserlo nell’immediato futuro. Il #16 ha messo a referto nove pole position in carriera, tutte con la tuta rossa, di cui sette nel 2019 e due nel 2021. È stato il più giovane ferrarista in pole, nel weekend del Bahrain, scalzando ancora Ickx. Al secondo appuntamento con la Rossa, domenica 31 marzo 2019 sul circuito di Manama, sfiorò la sua prima vittoria in F1.
Come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Leclerc però non è blindato sino al 2024. Nel suo contratto sarebbe prevista una clausola di rescissione. Potrebbe liberarsi se nel 2022 la Ferrari non si piazzerà almeno al terzo posto fra i Costruttori, come quest’anno. La Ferrari anche per questo motivo deve progettare un’auto all’altezza del talento del monegasco. Un eventuale ritorno di Jean Todt, a Maranello, potrebbe consolidare i rapporti tra la Rossa e Leclerc. Nicolas Todt, figlio del Presidente della FIA, è il manager che ha scoperto Charles e lo ha portato ai massimi livelli.
Il team principal della Rossa, Mattia Binotto, al termine del campionato, ha esaltato il confronto interno tra i suoi alfieri: “Charles e Carlos si sono spinti a vicenda tutto l’anno, facendo progredire la squadra. Mi aspetto che lotteranno ancora in futuro“. L’ingegnere di Losanna è consapevole che Leclerc è un diamante grezzo, un patrimonio inestimabile che va tutelato.
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A Maranello si lavora duro da tantissimo tempo per costruire un’auto competitiva, sfruttando il cambiamento regolamentare. Le nuove disposizioni stravolgeranno le vetture attuali, riproponendo, in una chiave moderna, le auto ad effetto suolo. Il nuovo simulatore dovrebbe dare una spinta decisiva alla squadra capitanata da Binotto in vista del 2022. E’ doveroso per la Rossa tornare al top, lottando con i migliori team nella stagione della svolta. Lo ha proclamato il presidentissimo John Elkann e gli hanno fatto eco tutti gli uomini più importanti della Scuderia. La squadra si è dimostrata fragile negli ultimi anni, anche senza pressioni da titolo; tuttavia, non c’è più margine di errore, il 2022 sarà l’anno del dentro la lotta o fuori.
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