Da difficoltà a punto di forza, Charles Leclerc ha lavorato così tanto che ora può dedicarsi ad altro e lo farà nel 2022.
Charles Leclerc non ha avuto una cattiva stagione nel 2021, ma è tra i piloti bisognosi di un rilancio personale per il prossimo mondiale. Questo, perché forse dopo due stagioni su livelli sorprendenti, ci si aspettava il passo finale dall’enfant prodige monegasco, che invece nella classifica finale, è arrivato due posizioni dietro Sainz, ottimo compagno di scuderia.
Qualcuno gli ha lanciato le prime frecciatine, come Bernie Ecclestone, ma con la freddezza che lo contraddistingue, il ventiquattrenne ha continuato a rilasciare dichiarazioni, parlando da primo pilota, chiedendo dei miglioramenti alla sua scuderia ed ammettendo di voler lottare per il titolo.
Charles Leclerc: le sue idee per il 2022
A formula1.com, il ragazzo di Monaco, ha spiegato di voler lavorare su alcuni aspetto che lo hanno frenato nel mondiale scorso, per farne un punto di forza nel 2022. Dapprima però, proprio Leclerc ha spiegato nella stagione già passata, dove è riuscito a migliorare, facendo riferimento alla gestione delle Gare in generale. Era quello, il punto debole dichiarato del classe ’97 che invece ha imparato a cambiare le cose in suo favore, perché un anno prima riusciva a far bene nelle Qualifiche e meno in Gara, appunto.
Charles è anche di tre anni più giovane di Sainz, da cui ha ammesso di aver imparato diverse cose, ma sulla gestione della corsa singola a cui dice di aver lavorato, ammette: “Quindi, ci ho lavorato molto nel 2020, sono migliorato molto e penso che nel 2021 era in realtà, uno dei miei punti di forza”. Il classe ’97 ha poi ammesso che c’è ancora molto da lavorare nella connessione tra Qualifiche e Gara, con un equilibrio giusto da trovare, su cui starebbe ancora allenando.
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E poi però ci sono le nuove auto del 2022, quelle con le famose ruote di 18 pollici. Tutto diverso per tutti i piloti, infatti è questo che rende più imprevedibile il prossimo mondiale. “È un po’ diverso. – spiega il pilota Ferrari – Rende le cose piuttosto complicate, voglio dire, è una sfida per noi piloti e penso che sarà più impegnativo guidare quelle macchine in generale”.