La Red Bull alza la voce: c’è una cosa in questa F1 che non gli va giù

La stagione 2021 è stata un’annata trionfale per la Red Bull con la vittoria del titolo piloti con Verstappen, ma Horner vuole chiarezza.

La Red Bull, nonostante i vari cambi di regolamento in questo 2022, parte sicuramente ancora come la Scuderia da battere assieme alla Mercedes e in questo momento Christian Horner ha bisogno di certezze per quanto riguarda il futuro.

Red Bull (GettyImages)
Red Bull (GettyImages)

Il Mondiale 2022 è alle porte, ma ancora troppe cose non sono chiare nella F1 che verrà e il team principal della Red Bull ha chiesto chiarezza che in questo momento sembra mancare.

Sono ancora davvero troppi i punti interrogativi per il futuro e non è possibile pensare che si possa iniziare ancora una volta l’annata con regole poco chiare e tutt’altro che semplici.

Nel 2021 c’è stato l’esperimento delle Sprint Race, ovvero una mini gara di 100 km dove veniva assegnato un minimo punteggio ai primi tre classificati, oltre che stabilire la griglia di partenza per il giorno successivo.

Nella passata stagione venne fatto come test in soli tre Gran Premi, ovvero quello d’Inghilterra, d’Italia e del Brasile, ma il risultato è stato decisamente deludente, con l’opinione pubblica che si è ferocemente scagliata contro questo sistema.

La FIA però non vuole alzare bandiera bianca e in particolare non vuole farlo Ross Brawn che è stato uno dei principali promotori di questo nuovo esperimento che avrebbe rivoluzionato così per sempre il mondo delle quattro ruote.

L’idea di partenza era quella di aumentare il numero delle Sprint Race, non più mantenendole solo a tre ma accrescendolo senza però portarle alla totalità dei Gran Premi.

Oggi però non è stato ancora ufficializzato nulla e il primo che ha perso la pazienza è stato Christian Horner che ha pubblicamente spiegato come sia profondamente contrario a questa soluzione, anche se era chiaramente disponibile ad ascoltare e accettare nuove proposte.

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La Sprint Race dà però punti a differenza delle qualifiche e le varie Scuderie devono sapere con certezza quante e quali saranno le gare che la prevedranno, altrimenti si rischia di falsare la stagione.

Red Bull e le sprint race

Nel 2021 come detto sono state fatte tre gare sprint race per decidere la griglia di partenza, senza dimenticare che sono stati assegnati anche diversi punti poi fondamentali per il successo finale.

Il primo a vincerne una fu Max Verstappen a Silverstone dove riuscì a piazzarsi davanti alle due Mercedes di Lewis Hamilton e di Valtteri Bottas, anche se il giorno seguente un incidente con il pilota inglese ha portato alla fine dei sogni di gloria dell’olandese.

Nelle due volte successive invece è sempre stato il finlandese ad aggiudicarsi la Pole Position e i tre punti, dato che a Monza è stato quello che ha tagliato per primo il traguardo arrivando davanti a Max Verstappen e alla McLaren di Daniel Ricciardo, mentre in Brasile ha sfruttato la penalità del compagno.

A San Paolo è infatti stato Lewis Hamilton ad arrivare per primo al traguardo, ma con dieci posizioni di penalità ha dovuto partire dall’undicesima posizione con Bottas ancora davanti a Verstappen secondo e Carlos Sainz terzo.

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Guardando così la classifica dello Sprint Race notiamo come Verstappen e Bottas abbiano accumulato ben sette punti, contro i due di Hamilton e l’unico di Ricciardo e Sainz, dimostrando come questa Sprint Race possa davvero diventare decisiva per le sorti del Mondiale.

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