Pippo Inzaghi ha da poco compiuto 48 anni. Da calciatore era amatissimo dai tifosi. Nei ricordi collettivi dei sostenitori di tutta Italia è uno dei bomber più prolifici del nostro calcio dell’ultimo ventennio.
Prima con la maglia della Juventus, ma soprattutto con la maglia del Milan, Super Pippo, come il calcio mondiale lo ha ribattezzato, era l’opportunismo per eccellenza.
Pippo Inzaghi il vincente
Pippo era un metodico, uno stakanovista. Condurre per lui una vita sana da atleta era tutto per rendere al meglio in campo.
Sempre a dieta
I compagni ricordano le sue fissazioni a tavola: e quel suo menu speciale che però lo teneva davvero in forma. Riso bianco, petto di pollo, bresaola: Pippo Inzaghi non ci voleva rinunciare mai. E ancora oggi da allenatore non ha cambiato abitudini alimentari.
Capace in campo magari di non toccare un solo pallone per 89 minuti, con un guizzo felino ad un minuto dalla fine la metteva dentro. Non dimentichiamo che Pippo è stato anche campione del mondo con la nazionale di Lippi nel 2006.
Super Pippo ha scelto di fare l’allenatore. E i successi stanno arrivando e come. Inzaghi ha cominciato dalla gavetta, perché il passato da calciatore e bomber ormai è alle spalle.
La carriera di allenatore
Bologna, Venezia, Benevento, ora Brescia. In Campania ha lasciato il segno con una promozione nella massima serie e un buon campionato lo scorso anno, culminato però con una sfortunata retrocessione.
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Oggi Pippo è un allenatore sulla cresta dell’onda, ha una compagna Angela che presto gli darà un figlio. E dentro c’è la voglia matta di raccogliere ancora tanti successi, come quando la metteva alle spalle dei portieri e mandava i tifosi in visibilio.