Chi ha creato la mitica la Coppa del Mondo? Chi conosce il significato del trofeo, chi comprende fino in fondo il suo valore, non può non provare emozioni davvero uniche.
E’ una vera e propria fortuna avere avuto la possibilità di vivere, da tifoso, con i propri occhi, momenti come quelli in cui il Brasile fu premiato per la terza coppa del mondo (1958, 1962, 1970). A cui si aggiungono i successi in epoca recente (1994, 2002). Solo così, come testimoni diretti, si può capire davvero cosa rappresentò per una nazione intera avere ottenuto un traguardo del genere. Mai toccato prima da nessun Paese. Perché abbiamo citato questo periodo? Perché fu uno straordinario anno di transizione.
Chi ha creato la mitica la Coppa del Mondo? 1970 l’anno di transizione
Dopo il trionfo ai mondiali del Messico, da parte proprio del Brasile, avvenne la consegna per l’ultima volta della Coppa Rimet, che finì definitivamente ai verde-oro. L’anno successivo la Fifa pensò bene di creare, affidandola a uno scultore che avesse le mani fatate, una nuova coppa. Era il 1971. Nasce così la Coppa de Mondo moderna. Pochi sanno che, in un concorso indetto all’epoca tra 53 artisti di tutto il pianeta, a vincere fu un italiano. Era quindi di un “genio” di casa nostra la mano che seppe creare questo capolavoro e tanti altri successivi.
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Chi ha creato la mitica la Coppa del Mondo? Gazzaniga, genio italiano assoluto
La storia che vi raccontiamo è quella di Silvio Gazzaniga, classe 1921 (scomparso nel 2016). Straordinario scultore, designer di casa nostra, creatore anche, tra i tanti, del trofeo della Coppa Uefa. Cazzaniga non fu solo scultore, ma dalla sua parte c’è la solidità di un percorso accademico in Lombardia come orafo e come gioielliere.
Due calciatori stilizzati, che rappresentano la gioia assoluta, l’emozione pura: nella raffigurazione che appare sulla coppa del Mondo, consegnata alla nazione vincitrice, due calciatori sorreggono il mondo sulle proprie mani. Cazzaniga realizzò qualcosa di speciale, di storico, di indelebile. Solo un genio assoluto poté pensare a un disegno del genere. Con la realizzazione di questo trofeo, entrato di diritto nella storia dello sport, nell’immaginario collettivo, Gazzaniga raggiunse un successo senza eguali.