La Dakar 2022 sta per prendere il via, ma l’incubo Pandemia è tornato a far paura. Ora la competizione sembra essere a rischio.
L’edizione 2022 della Dakar prenderà il via domenica 2 gennaio, con termine previsto per venerdì 14. Tutto è pronto per una delle gare più famose e dure del mondo, dove la tenuta fisica e mentale dei piloti viene messa a dura prova per quasi due settimane consecutive. Nonostante gli anni che passano, il fascino di questa maratona resta immutato, anche se l’incubo Covid fa davvero paura.
Sino a pochi giorni fa, tutto sembrava tranquillo e non c’erano grandi preoccupazioni in merito alla disputa della gara ed alla salute dei partecipanti. Purtroppo, nel mese di dicembre l’allarme è tornato altissimo in tutto il mondo, a causa della nuova variante Omicron. Partita dal Sud-Africa, sta dilagando dappertutto, costringendo gli stati a nuove chiusure a causa dell’elevato tasso di positività delle popolazioni.
L’Olanda ha imposto un nuovo lockdown, ed anche in Austria si è tornati al coprifuoco ed a misure straordinarie. In Italia le feste di capodanno sono state bandite, con la durata del Green Pass ridotta a soli sei mesi. In tutto questo, la Dakar scatterà tra poco più di una settimana, ma la paura negli equipaggi e negli organizzatori è salita negli ultimi giorni.
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La 44esima edizione della Dakar scatterà domenica 2 gennaio e si disputerà in Arabia Saudita. La partenza è prevista da Ha’il con arrivo a Jeddah, dove una ventina di giorni fa si è corso il primo Gran Premio di F1 in questo paese. La spedizione di circa 3000 persone sta per scattare, ma la paura da Coronavirus è elevatissima.
“Marca” ha intervistato diversi piloti in merito alla situazione Pandemia, e le risposte dei protagonisti non lasciano spazio ai dubbi: “Ho paura di essere contagiato“, recitano in coro, poiché l’eventuale positività porterebbe all’immediata esclusione dalla corsa, che terminerebbe anzitempo per fattori indipendenti dalla volontà delle persone.
Uno dei principali membri della spedizione spagnola alla Dakar, che ha voluto restare anonimo, ha dichiarato: “Mi sono preparato a lungo per questa difficilissima corsa, e sarebbe un disastro se il Covid rovinasse tutto all’improvviso“. Un suo collega ha detto: “Ormai è diventata una questione di fortuna. Puoi cercare di isolarti ed evitare contatti con gli altri, ma è difficile non positivizzarsi. Non ho mai sentito di così tanti colleghi contagiati come in quest’ultimo periodo. Con i miei genitori ci consegneremo i regali di Natale separati con una staccionata, per evitare contatti“.
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L’incubo Covid è tornato a colpire nella sua totale drammaticità. Proprio in questi giorni, per quanto riguarda la F1, si è iniziato a pensare di introdurre l’obbligo vaccinale, che riguarda chiunque voglia avere accesso al paddock: si parla, dunque, di piloti, membri dei team, organizzatori, giornalisti, fotografi e tutte le altre categorie. Una scelta simile ridurrà sicuramente i rischi, anche se piloti come Kimi Raikkonen, Charles Leclerc e Nikita Mazepin sono stati comunque contagiati nonostante il vaccino. A breve ci saranno aggiornamenti in merito.
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