Un ex campione del mondo ha parlato della possibilità che Ricciardo vada in Alpine e ha tirato in ballo la sua carriera.
Passato il GP d’Italia, il Mondiale di F1 è pronto ai primi di ottobre a sbarcare a Singapore per quello che potrebbe essere l’appuntamento che decide con ampio anticipo chi sarà il campione del mondo 2022. Max Verstappen è ormai lanciato verso la conquista del bis iridato, con un margine a tre cifre nei confronti del primo inseguitore, Charles Leclerc. Mai nella storia del Circus a sei GP dalla fine si è avuto un distacco così pesante tra i primi due della classifica. C’è da dire però che l’olandese proprio a Singapore può, con una serie di incastri, chiudere la partita e pensare già al 2023.
C’è chi però alla prossima stagione pensa con un po’ di ansia ed è Daniel Ricciardo. L’australiano infatti è ancora in cerca di un sedile per il 2023 e il rischio è quello di rimanere fuori dal giro in maniera clamorosa. C’è chi parla della decisione del pilota di prendersi un anno sabbatico dal Circus, ma a questi livelli prendersi una pausa potrebbe essere deleterio.
Sta di fatto però che la rottura con la McLaren, nonostante sia arrivata in maniera decisa, non ha stupito nessuno. Già lo scorso anno l’adattamento di Ricciardo al team e alla nuova auto è sembrato molto difficoltoso, con il confronto con Lando Norris che è sembrato fin troppo impari. Il successo di Monza però è sembrato placare le acque, facendo sperare in un 2022 in netta risalita per l’australiano. Invece la realtà si è rivelata ben diversa. Solo quattro volte a punti, stracciato in ogni condizione dal compagno di box. Tanto che i vertici McLaren hanno spesso parlato della loro insoddisfazione nei suoi confronti. Lui imperterrito è andato avanti, smentendo più volte le illazioni sul suo futuro. Ma poche settimane fa l’annuncio della rottura ha certificato quanto detto dalla stampa fino a quel momento.
Troppe le delusioni mandate giù, da una parte e dall’altra, quindi meglio chiuderla qui. Ma la verità è che per Ricciardo è stata una vera sconfitta, più che per la McLaren. E il GP d’Italia, con il ritiro a poche tornate dal termine dopo un’altra corsa poco entusiasmante, è stato la cartina di tornasole dello stato attuale del pilota.
Villeneuve boccia in tutti i sensi Ricciardo
Sta di fatto che ora per l’australiano le opzioni sono davvero poche. Al momento ci sono Alpine (e per lui sarebbe un ritorno dopo i due anni poco felici con la Renault), Haas e Williams i posti principali disponibili. ma la verità è che anche qui la concorrenza è abbastanza forte, con diverse nuove leve pronte a togliergli l’occasione dalle mani.
A chiedersi perché Ricciardo dovrebbe essere scelto da un team, anche ambizioso come Alpine, è stato un grande ex come Jacques Villeneuve, secondo cui “quasi metà della sua carriera in F1 è stata brutta“. “Perché dovrebbe esserlo? Ha fatto due anni terribili alla Renault, due anni ancora peggiori alla McLaren, sono quattro anni e da quanto tempo è in totale in F1? Quasi metà della sua carriera in F1 è stata brutta ed è allora che ha fatto esperienza, quindi non c’è motivo, soprattutto per una squadra per cui ha già guidato”.
Poi è andato nello specifico: “Sembra che le auto moderne non si adattino al suo stile di guida perché alla Red Bull è stato impressionante, ha fatto dei sorpassi incredibili, era davanti a Max 8Verstappen, ndr) ma Max era nuovo in F1 e alla fine della stagione Max stava iniziando ad avere la meglio su di lui ed è allora che ha deciso di andarsene. Qualcosa è successo e non si è più ripreso”.
Il canadese ha anche messo in dubbio il potenziale acquisto di Gasly da parte di Alpine: “È strano, hanno già un pilota francese. I due (Gasly e Ocon, ndr) non vanno d’accordo, quindi non ha senso. E Gasly non ha avuto una stagione molto buona in generale”. E allora ecco la proposta di Villeneuve: niente Ricciardo o Gasly, ma puntare tutto sul pilota di F2 Jack Doohan, che fa parte della Junior Academy di Alpine: “Perché non correre il rischio? Invece di passare un anno a prepararlo come hanno fatto con Piastri, mettilo in squadra e vedi cosa succede”.