L’ex pilota della McLaren, David Coulthard, ha ridicolizzato il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, dopo i problemi accusati di porpoising.
Lewis Hamilton si è molto lamentato nel corso delle scorse settimane dell’effetto porpoising che ha rovinato il suo inizio di annata. La Mercedes W13 si è dimostrata una vettura afflitta dai saltellamenti ad alta velocità sin dai primi Gran Premi della stagione. I problemi sono risultati evidenti e quasi invalidanti in Azerbaijan dove Hamilton è uscito a fatica dall’abitacolo dopo la gara.
Il campione di Stevenage si è aggrappato all’halo per uscire dalla vettura, dopo aver patito dei problemi alla schiena nel corso dell’intero weekend. Una direttiva tecnica è stata introdotta per la sfida canadese dove la Mercedes ha mostrato dei passi in avanti. Lewis non ha patito di problemi alla schiena al termine del GP di Montreal ed è divampata la polemica sulla questione porpoising. Addirittura si era parlato del fatto che Lewis potesse saltare la gara in Canada.
La direttiva FIA anti-porpoising ha generato tantissime polemiche nel Paddock. Chi soffre di porpoising deve risolvere da solo il problema, tutti hanno ricevuto la stessa serie di regolamenti tecnici, questo è il pensiero di diversi team principal. Per una volta a Brackley hanno sbagliato il progetto e si sono fatti sentire con lamentele continue sin dalle prime uscite stagionali. La Mercedes ha fatto due passi indietro rispetto al 2021 ed è scivolata in classifica costruttori al terzo posto, alle spalle di Ferrari e Red Bull Racing. Il team austriaco non è disposto ad accettare modifiche regolamentari in corso d’opera per andare a favorire, principalmente, una monoposto.
Le parole di Coulthard su Lewis Hamilton
Lo scozzese, ex pilota McLaren, non ha digerito le lamentele della squadra teutonica. “Si tratta solo di interpretare le norme nel modo giusto – ha analizzato l’ex driver F1 al termine del Gran Premio del Canada – Adrian Newey è una persona con cui lavoro dai tempi della Williams, e diceva sempre di leggere le regole per vedere cosa dicono, ma soprattutto cosa non dicono. E quello che non dicono è il punto in cui lui progetta, sperando di trovare una scappatoia che gli dia un vantaggio. Tutto ciò ha senso, no?”
Lo scozzese ha aggiunto: “Se si progetta sempre e solo in questa dimensione, come si fa a superare la concorrenza? Quindi, come negli altri anni, quando sono stati introdotti gli pneumatici scanalati o quando si è passati alle vetture più strette, c’è un’evoluzione costante, e ci sono aggiornamenti continui da parte dei delegati tecnici. Quelli che stanno facendo più fatica, ovviamente, saranno più espliciti di quelli che stanno ottenendo risultati, ma tutti hanno ricevuto la stessa serie di regolamenti tecnici”.
Tutti i team sono partiti da un foglio bianco, ma c’è chi non ha accettato i risultati della pista, sottolineando la questione sicurezza legata ai piloti. Si tratta di un aspetto importante, ma la soluzione è andare più piano, alzando la macchina. Lewis Hamilton è il pilota che si è lamentato di più del porpoising. Coulthard, oggi commentatore per la TV inglese, è andato oltre nel post GP di Montreal e ha tuonato: “Se un pilota si sente a disagio, o ritiene di procurarsi un danno a lungo termine, si faccia da parte. Ci sono molti ragazzi e ragazze che sarebbero molto felici di salire sulla vostra auto se vi sentite scomodi. In questo sport non ci sono i materassi: se sei un pugile, devi accettare che qualcuno ti dia un pugno in faccia. Se sei un calciatore, qualcuno trascinerà i suoi tacchetti sul retro delle tue gambe”.