Donnarumma non è felice nel PSG, gioca poco e Mino Raiola si infuria con la squadra di Parigi per il trattamento del portiere della nazionale.
Quando dopo la vittoria dell’Europeo, era sulla bocca di tutti Donnarumma di certo non si aspettava di essere relegato in panchina al PSG. Che tanto l’ha voluto e remunerato come voleva.
L’inizio di campionato è stato in panchina, poi è riuscito a fare due partite titolari contro il Clermont Ferrard e il Lione, ma invece mercoledì sera torna in porta Keylor Navas. Donnarumma non era al corrente di questo cambio.
Raiola spiazzato dalle panchine ammette che “Con Navas non c’è lotta, giocherà Donnarumma”, ma nei fatti non è stato così.
Donnarumma appare scuro in volto in panchina, non proprio a suo agio in questo ruolo di panchinaro che non è mai stato suo, nemmeno negli esordi con il Milan.
Donnarumma e il possibile futuro
Il futuro di Gianluigi Donnarumma potrebbe anche essere lontano da Parigi, a gennaio. L’anno prossimo ci sono i mondiali in Qatar, di certo Gigio non vorrà rischiare di mancare. Il suo nuovo contratto scade nel 2026, il suo stipendio è alto non possono permetterselo tutti.
L’idea del prestito con o senza diritto comincia a serpeggiare intorno a lui, Raiola sa come muovere i fili e soprattutto come far trasferire i suoi giocatori.
La Juventus dal canto suo ha sottovalutato nettamente il problema portiere. Szczesny porta sulla coscienza almeno due partite tra Napoli e Udinese. Il polacco guadagna 7 milioni di euro l’anno, ciò pone una difficoltà enorme per spostarlo in altri lidi.
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Ma l’idea di uno scambio magari di prestiti non è affatto campata per aria, il PSG avrebbe un portiere sostituto senza mugugni e la Juve potrebbe investire nel lungo termine con Donnarumma se i parigini lasciano una clausola anche alta di acquisto.