La 8 ore di Suzuka è una gara sempre molto attesa, ma senza alcun dubbio ha saputo regalare grandi momenti di paura per le sorti di Gino Rea.
Da qualche anno a questa parte, ovvero da quando il Covid è entrato stabilmente a rovinare e a stravolgere completamente le nostre vite, il Giappone è stata uno di quelle nazioni che ha deciso di rimanere sempre più in disparte da un punto di vista della produzione sportiva, ma di recente la 8 ore di Suzuka ha portato a un vero e proprio dramma con Gino Rea protagonista.
A tutti gli appassionati di motociclismo la 8 ore di Suzuka sicuramente era mancata tantissimo, considerando come il tracciato famosissimo giapponese non veniva disputato da ben due anni causa pandemia.
L’entusiasmo infatti era le stelle e la voglia di poter vedere ancora una volta le due ruote nel territorio del Sol Levante stava portando davvero tantissima gente a non vedere l’ora di poter assistere a una grandissima gara, ma purtroppo ogni qualvolta ci sono delle prove di durata così snervante e dure il rischio che possa accadere qualcosa di irreparabile è sempre dietro l’angolo.
Purtroppo ne sa tristemente qualcosa Gino Rea, il pilota che è rimasto gravemente ferito durante le prove libere, con lui che non è stato in grado di realizzare nel miglior modo possibile la chicane del triangolo e che ha sbattuto violentemente il proprio corpo sul terreno, il che ha portato a un gravissimo problema polmonare.
Per questo motivo sono scattati immediatamente i soccorsi verso di lui, in modo tale da poterlo portare velocissimamente all’ospedale per poterlo operare, anche perché l’incidente ha ricordato tantissimo quello che costò la vita a Daijiro Kato nel 2003.
Le notizie che però arrivano in questo momento dal Giappone non sono per nulla positive, tanto è vero che l’Agenzia Kyoto News ha spiegato come Gino Rea, nonostante abbia subito un intervento chirurgico tutto sommato ben riuscito, non si sia ancora risvegliato dal coma.
Quello che ha lasciato davvero tutti quanti stupefatti è stata la gravissima potenza dell’impatto, tanto è vero che nel momento in cui è stato raccolto il suo casco lo si è trovato completamente distrutto e dunque quest’ultimo non ha potuto far altro che solamente leggermente tamponare il gravissimo danno.
8 ore di Suzuka tragica per Gino Rea
Le condizioni di Gino Rea stanno lasciando davvero tutti quanti con il fiato sospeso, anche perché il ragazzo è stato uno di quelli che ha saputo dimostrarsi a livello giovanile come uno dei più interessanti e promettenti, pur non riuscendo mai realmente mantenere le aspettative una volta arrivato ai grandi traguardi.
Sicuramente ha saputo ben destreggiarsi all’interno del campionato SuperSport, con il suo miglior risultato che arrivò nel 2011 con la Honda quando vinse il Gran Premio di Brno, unico suo trionfo della carriera.
Nel Motomondiale non è mai riuscito ad arrivare alla classe della MotoGP, con i suoi risultati in Moto2 che non gli hanno mai veramente dato l’opportunità di mettersi in evidenza con i grandi della sua generazione, con il risultato migliore che venne ottenuto nel 2012 a bordo della sua Suter in occasione del Gran Premio della Malesia con un grande secondo posto.
La speranza però in questo momento è che Gino Rea possa in qualche modo riuscire a vincere la sua battaglia più grande, ovvero quella contro il coma che lo sta portando a tutti gli effetti a vivere dei momenti drammatici sia per lui che per la sua famiglia, per questo motivo possiamo solamente che fargli rimbocca il lupo.