Nessuno poteva pensare che la Suzuki avrebbe vissuto un crollo così pesante a livello economico, ma ormai è prossima a dire addio alle corse.
Il Giappone è sempre stata alla grande terra del motociclismo, con la nazione asiatica che ha dato la vita a tantissime scuderie che sono stata in grado di creare la storia di questo meraviglioso Motorsport, ma è un mai notizia recente che la Suzuki non farà più parte già dalla prossima stagione del mondiale, situazione che mette la società in grandissima difficoltà anche da un punto di vista economico.
Il mondo dello sport sa essere veramente molto crudele in certi casi, tanto è vero che soltanto nel 2020 la Suzuki si laureava campione del mondo grazie al successo del proprio pilota spagnolo Joan Mir, ma da quel momento la situazione ha iniziato a precipitare.
La coppia di piloti e sicuramente rimasta di altissimo livello, con il campione del mondo del 2020 che non è riuscito più a esprimersi sui suoi livelli e con il compagno Rins che si è dimostrato sicuramente un ottimo esponente delle due ruote, senza però essere considerato assolutamente un fenomeno.
In questo momento però sono ben altri problemi che affliggono la Suzuki, tanto è vero che la famosissima casa giapponese ha dovuto annunciare che al termine di questa stagione non sarà più presente all’interno del mondiale di MotoGP, una notizia è che ha lasciato davvero tutti a bocca aperta.
La mancanza di liquidità e l’impossibilità di fare degli investimenti che possono permettere di rientrare dalle spese hanno portato a questa sofferta decisione che sembra essere a tutti gli effetti irrevocabili, ma c’è un problema che forse in pochi hanno tenuto in considerazione.
La Suzuki infatti aveva firmato un contratto con la MotoGp per poter essere presente fino al 2026, anno in cui la Scuderia giapponese è obbligata a dover essere ancora parte integrante del circuito, ma purtroppo ciò non potrà essere replicato.
La federazione non vuole assolutamente perdere un nome così importante all’interno del Motorsport, per questo motivo l’addio anticipato dalle corse comporterà una penale davvero molto salata, si parla addirittura di 20 milioni di euro.
A questo punto sono stati moltissimi a pensare che qualcuno avrebbe potuto sostituire la Suzuki già dal prossimo mondiale, ma Carmelo Ezpeleta ha bloccato sul nascere ogni possibilità di cambiamento per il futuro, sperando che la casa giapponese possa in qualche modo cambiare idea.
Il contratto con la donna fino al 2026 mette in gravissima difficoltà la Suzuki, dato che in questo momento Ezpeleta ha spiegato perfettamente come secondo lui non ci potranno essere aumenti rispetto ai 6 costruttore che già in questo momento sono presenti all’interno del MotoGp.
Dunque bisogna anche cercare di capire cosa accadrà dei vari contratti di piloti di primissimo piano come Rins ma soprattutto come Joan Mir, perché davvero impensabile che uno dei campioni del mondo possa rimanere a piedi solo due anni dopo i successi ridato.
Nel 2011 era arrivata già per la prima volta la decisione della scuderia di lasciare le corse, salvo poi rimangiarsi tutto nel 2013 e tornare nel 2015, ma questa volta la situazione sembra davvero molto più complicata, perché quando si paga una penale vuol dire che veramente si è pronti a buttare via tutto.
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