Negli Usa una famosa officina ha accettato la sfida di un cliente, che ha chiesto un cambio davvero radicale della sua Ducati da corsa.
In un mercato che non va, c’è chi però viaggia a gonfie vele ed è la “Rossa” Ducati. Dopo numeri da record per quanto riguarda le vendite nel 2021, la casa di Borgo Panigale vola anche in quest’annata, che la sta consacrando come uno dei marchi più richiesti al mondo. Ormai avere una Ducati non è solo uno status symbol ma un modo di vivere. Le sue moto sono non solo simbolo di potenza, velocità, sportività, ma anche di maneggevolezza e design impeccabile. Che sia una delle marche più richieste lo dicono anche le aste. Basti pensare all’ultima dopo la Race of Champions di Misano, dove le Panigale V4 S utilizzate durante la World Ducati Week dai piloti ufficiali sono state vendute in tempo record sulla rete.
In queste settimane la Ducati sta svelando al mondo le nuove moto pronte per essere prodotte. Tra le ultime una Lamborghini Streetfighter V4, in collaborazione con il noto marchio italiano di auto sportive, che sarà realizzata in soli 630 esemplari, più altri 63 denominati ‘customer series’, riservati a clienti speciali che potranno personalizzarla a piacimento. E nel mondo in realtà ce ne sono di persone che hanno voluto “cambiare”, anche in maniera bizzarra, la propria Ducati. Alcuni anche in maniera folle.
Negli USA ad esempio in un’officina di preparazione moto di fama internazionale, la Roland Sands Design, recentemente è arrivato un cliente molto facoltoso che ha chiesto di convertire la sua Desmosedici RR in una naked. Una richiesta a dir poco incredibile, assurda per certi versi. Per i meccanici toccare quella moto sarebbe stato quasi profanare un mito a due ruote, visto che di quel modello ne sono state prodotte in tutto solo 1.500 unità. Ma alla fine Roland Sands, ex pilota di motociclismo e uno dei trainer più noti degli Stati Uniti, ci ha pensato veramente a quella richiesta, fatta da un anziano chirurgo che voleva una moto diversa perché si trovava quasi impossibilitato a guidarla per via della postura. ma alla fine la sfida l’ha accettata veramente.
La Ducati “rifatta” dalla RSD
Innanzitutto ha dovuto rimuovere la sua esclusiva carenatura in fibra di carbonio per poter fare una scansione 3D dell’intera moto, una tecnica che Roland Sands non aveva mai eseguito. Dopo aver mappato completamente il mezzo, utilizzando un avanzato programma di realtà virtuale, attraverso il 3D ha creato tutte le parti che sarebbero state necessarie per rendere la Desmosedici una naked davvero aggressiva. Poi, con quei progetti, ha cominciato a produrli utilizzando la fibra di carbonio. E il risultato è stato un vero capolavoro.
Della Ducati Desmosedici RR è stata mantenuta intatta la coda e il serbatoio di serie, ma ha completamente rivisto la carenatura anteriore, oltre ai deflettori laterali e altri particolari. Come per esempio il doppio faro alogeno di serie, che è stato sostituito con un faro circolare singolo Full LED da sette pollici ed è stata realizzata una staffa speciale per mantenere la strumentazione originale preservando anche la posizione della ECU.
Per soddisfare l’esigenza principale del cliente, è stato montato un nuovo reggisella e un morsetto triplo, oltre a un manubrio che ha cambiato completamente la posizione sulla moto. Inoltre le pedane sono state abbassate di alcuni centimetri per evitare un’eccessiva flessione delle ginocchia. “Voleva continuare a godersi questa moto il cliente, sentire la sfida di guidarla ma con un manubrio alto – ha rivelato Sands -. Il nostro obiettivo era quello di creare il miglior manubrio possibile affinché il cliente potesse guidare questa moto. Abbiamo utilizzato un programma di realtà virtuale 3D, e da lì abbiamo prodotto le nuove parti utilizzando la realtà virtuale, è stato qualcosa di selvaggio”. Vedere per credere.