La Ferrari è uscita con le ossa rotte dal confronto con la Red Bull Racing. L’ex campione F1 ha parlato dei problemi della squadra italiana.
La Ferrari, ancora una volta, ha commesso dei gravi errori nella trasferta belga. Il pilota spagnolo, Carlos Sainz, si è dovuto accontentare della terza piazza e ha fatto il massimo, considerato il mismatch prestazionale con la RB18. Il madrileno, scattato dalla pole position, ha tenuto testa a Sergio Perez nella prima parte di Gran Premio, ma il degrado delle mescole soft è stato determinante. L’unico pilota in grado di gestire al meglio le gomme rosse è stato Max Verstappen.
In soli 12 giri il campione di Hasselt, scattato dalla quattordicesima piazzola, ha conquistato la testa della classifica. Il pilota della Red Bull Racing ha tenuto un ritmo indiavolato, dal primo all’ultimo giro della corsa. La RB18 sembrava una vettura di un’altra categoria. L’aggiornamento alla parte elettrica del motore ibrido della wing car austriaca ha messo le ali al campione del mondo. Persino Sergio Perez è stato umiliato, subendo un distacco molto consistente. Il messicano ha confessato che il ritmo del suo teammate era, assolutamente, impareggiabile. La squadra con sede a Milton Keynes si avvia così a detronizzare la Mercedes, dopo otto anni di dominio teutonico, mente Max si è avvicinato al suo secondo successo consecutivo, considerato anche il sesto posto finale di Leclerc.
Il monegasco ha dato il 100%, ma la sfortuna lo ha condizionato nella prima parte di gara. Costretto a fermarsi per una visiera a strappo di Verstappen, incastrata nella parte anteriore della Rossa, è scivolato nelle retrovie. Il #16 ha perso tutte le posizioni conquistate al via, ma ha evitato un probabile ritiro per il surriscaldamento dei freni. Una volta rimossa la pellicola a strappo della visiera del casco di Max, il talento della Ferrari è tornato in top 5. Nel finale di gara la squadra lo ha richiamato ai box per provare a marcare il giro più veloce in gara, mettendo a rischio la sua quinta piazza con un duello inaspettato con Alonso. Invece di conquistare punti, CL16 li ha persi, a causa di una penalità successiva per il superamento dello speed limit.
In tanti si sono espressi in merito alla scelta della Rossa. Hanno preferito rischiare un pit stop, nonostante i problemi ai sensori, piuttosto che accontentarsi della quinta piazza. Ormai un punto in più o in meno serve più in ottica difesa del secondo posto. La realtà è che la Ferrari è, letteralmente, crollata rispetto alla prima parte di stagione. Leclerc è passato da conquistare hat trick e grand chelem, ritmo da titolo mondiale, ad un passo da midfield con solo un podio negli ultimi nove Gran Premi. Persino in Austria, dove Charles ha vinto, la F1-75 ha avuto un problema con l’acceleratore.
Guai tecnici, errori strategici, incidenti personali dei piloti hanno limitato le ambizioni della Ferrari. Dopo il Paul Ricard, Mattia Binotto, team principal della Ferrari era arrivato a dichiarare che non vi erano particolari ragioni per non vincere tutte le restanti gare del calendario. Il primo motivo valido di insuccesso accertato è la Ferrari stessa, incapace di cogliere appieno il potenziale di una vettura ottima. Oramai Leclerc è abituato a subire umiliazioni costanti. Anche in occasione della gara di Spa il monegasco non è stato ascoltato, avendo fatto presente che non si sarebbe fermato ai box, se fosse dipeso solo da lui. Il negazionismo regna sovrano a Maranello e Binotto sembra vivere in una bolla, dove nulla lo tange. Errori negati ed elogi paradossali, in una stagione che lascerà solo grossi rimpianti. Un altro grande ex F1 ha parlato di Ferrari.
Mika Hakkinen, bicampione del mondo con la McLaren, ha sfidato una grande Ferrari, capitanata da uomini come Todt, Brawn e dal Presidente Montezemolo. Il finlandese è riuscito nell’impresa di battere Michael Schumacher nel 1998 e nel 1999. In pochi conoscono così bene le dinamiche interne di un top team e le dure battaglie per la conquista di una corona iridata. Su Unibet l’ex driver ha dichiarato: “L’auto della Red Bull sembra essere ancora più veloce. Inoltre, la Ferrari non sembra avere la consistenza e la fiducia, quindi anche se mi aspetto che Leclerc possa vincere di nuovo, non credo che sarà in grado di impedire a Verstappen di aumentare il suo vantaggio”.
Red Bull fa a pezzi la Mercedes: è guerra tra Horner e Wolff. Il gap in classifica sembra ormai incolmabile. Leclerc, dopo il sesto posto di Spa, è a quota 186 punti, scavalcato anche da Sergio Perez a 191. Il figlio d’arte di Jos è salito a 284 punti. La Red Bull Racing, in classifica costruttori, ha un margine di 118 punti sulla Rossa, essendo già a quota 475 punti, davanti appunto alla Scuderia a 357. Il mondiale ormai è chiuso a doppia mandata.
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