Il circus della F1 è finito in una spirale negativa, l’arrivo di Stefano Domenicali non sembra aver cambiato le sorti della categoria regina del motorsport.
Sarà per le power unit ibride che non trasformano più gli autodromi mondiali in teatri lirici, sarà per il dominio dello stesso team da sette anni consecutivi, sarà per le regole astruse o il cambio generazionale, ma la Formula 1 è in crisi.
La necessità di riconcepire lo spettacolo in pista, con l’invenzione di nuovi format come le Sprint Race, rappresenta lo specchio di una realtà in declino. Aggiungere, inoltre, GP al già lunghissimo calendario della F1 non trasformerà il circus in uno spettacolo più attraente per i giovani. Si è spesso parlato ai vertici di Liberty Media, proprietà americana che ha acquisito la F1 da Bernie Ecclestone, di necessità di pensare ai giovani. La realtà vede i ragazzi sempre più lontani dal mondo delle corse, uno show finito nelle mani sbagliate dove il vile denaro prevale su tutto il resto.
I tagliandi continuano ad essere sempre più cari, esempio lampante l’ultimo appuntamento monzese, le piste meno iconiche e la volontà degli americani è spingere il carrozzone della F1 in angoli sperduti della terra. Il trittico mediorientale che chiuderà la stagione 2021 esemplifica un concetto di motorsport sempre più bisognoso di introiti da parte di Paesi senza alcun tipo di cultura sportiva per le quattro ruote.
F1, crisi irreversibile per il quattro volte campione del mondo
In una intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Motorsport.com, Sebastian Vettel ha prospettato un futuro nero per la F1.
“Oggi alcune persone stanno discutendo del futuro del nostro sport in termini di regolamenti tecnici e potrebbero decidere ed avvallare un cambiamento rilevante – ha spiegato Vettel – che secondo me sarebbe una buona cosa per la Formula 1, ed è anche una cosa vitale. Se non sarà così, non sarò ottimista, penso che la Formula 1 scomparirà. E probabilmente per dei buoni motivi, perché siamo nella fase in cui siamo coscienti di aver commesso degli errori e non abbiamo più tempo per continuare a commetterne altri”.
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Sebastian Vettel ha invocato grandi cambiamenti per una F1 che dovrà, per forza, cambiare pelle se non vuole rischiare l’estinzione. I regolamenti attuali, secondo Sebastian Vettel, non hanno alcuna utilità né impatto nella vita reale. La tecnologia utilizzata in Formula 1, oggi, non sarà a disposizione sulle vetture stradali del futuro. C’era un tempo nel quale le soluzioni tecniche concepite per la pista venivano adottate dalle case costruttrici per innovare le automobili.
L’aspetto ecologico, infine, rappresenta un importante punto che, fra l’altro, sta molto a cuore a Sebastian Vettel. La F1 ha gli strumenti per aggiornarsi, magari utilizzando sul fronte tecnologico carburanti rinnovabili e dare una diversa immagine al mondo. Gli americani saranno pronti a seguire i consigli di un quattro volte campione del mondo?