Audi e Porsche potrebbero arrivare in F1 dal 2026, con seri obiettivi di acquistare McLaren e Red Bull. Tuttavia, c’è altro nella trattativa.
La F1 entrerà in una nuova era nel 2022, e tra circa un mese verranno presentate le rivoluzionarie monoposto ad effetto suolo che segneranno un netto stacco con il passato. Il Circus è pronto per affrontare una fase del tutto diversa, con l’obiettivo di facilitare i sorpassi, contenere i costi e rendere la sfida tra i diversi team molto più equilibrata.
Negli ultimi anni, Red Bull e Mercedes avevano creato un gap enorme con gli altri avversari, che spesso venivano doppiati anche un paio di volte nell’arco di un’ora e mezzo di gara. Tra un paio di mesi si avranno le prime risposte, con il primo appuntamento del mondiale che è previsto per il 20 marzo in Bahrain.
Il responsabile tecnico della F1 ed ex chief designer della Ferrari, Nicholas Tombazis, ha dichiarato che il focus è quello di avere un gap di massimo un secondo e mezzo tra la prima e l’ultima squadra. Nel 2021, c’erano circa tre secondi tra i due top team e la Haas, e questo distacco non può e non deve ripetersi.
L’unica cosa che non cambierà rispetto alle vecchie monoposto sono le power unit. I motoristi presenteranno le ultime evoluzioni prima del congelamento, valido sino al 2025. Dal 2026 cambierà anche questa componente, ed avverrà l’eliminazione dell’MGU-H, andando a semplificare le unità propulsive.
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F1, gli scenari in caso di arrivo di Audi e Porsche
Audi e Porsche sono delle serie candidate ad un ingresso in F1 dal 2026. Per la casa di Ingolstadt sembra ormai quasi fatta, e l’annuncio potrebbe arrivare già nella prossima primavera. Dalla Germania sono arrivate in questi giorni alcune voci, secondo le quali anche la casa di Stoccarda sarebbe interessata all’arrivo nel Circus.
Entrambi i marchi fanno parte del gruppo Volkswagen, cosa che potrebbe portare i tifosi a dubitare di un doppio impegno. In realtà, la cosa è già avvenuta nel mondiale endurance ed alla 24 ore di Le Mans, dove Audi e Porsche hanno corso da avversarie nel triennio tra 2014 e 2016, regalando delle battaglie eccezionali anche con la Toyota.
La casa dei quattro anelli entrerebbe in F1 inglobando la McLaren, che così andrebbe a sparire dal Circus dopo una splendida storia da corsa. Audi andrebbe ad acquistare anche il reparto automotive del team di Woking, che negli ultimi anni ha sofferto molto la grave crisi economica.
La voce che fa molto discutere riguarda l’ingresso della Porsche, che potrebbe addirittura acquistare la Red Bull. Questa ipotesi appare molto remota, mentre è molto più plausibile che a Weissach andranno a produrre una power unit che potrebbe equipaggiare le monoposto di Adrian Newey. Visto il congelamento dei motori che terminerà nel 2025, dall’anno successivo i propulsori Honda non saranno più utilizzabili.
Questo significa che Red Bull dovrà o produrre le proprie power unit in casa o cercare un nuovo fornitore. La Porsche potrebbe cogliere la palla al balzo, anche se l’opzione di entrare con un proprio team resta molto concreta, magari senza acquistarne altri già esistenti.
Audi e Porsche hanno già ottenuto un’importante vittoria dal punto di vista politico, dal momento che l’MGU-H è stata eliminata come da loro richiesta. Questa componente aveva causato gli enormi problemi della Honda ai tempi della partnership con la McLaren, e per recuperare sugli altri team e vincere il mondiale ci è voluto più di un lustro.
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Veder sparire il team di Woking sarebbe un enorme dispiacere, ma l’ingresso in campo di due costruttori così importanti significherebbe che il Circus sta tornando in voga grazie ai nuovi regolamenti. Nei prossimi mesi se ne saprà di più, con la certezza che tante altre voci verranno riportate dai media internazionali.