Sulla scorta di un successo planetario, l’Autodromo di Monza ha deciso di lanciare delle card digitali con i record storici del tracciato brianzolo.
NFT è un acronimo inglese che sta per “Non-Fungible Token”. Non si tratta di beni fungibili, come ad esempio le banconote che possono essere facilmente sostituite con altre della stessa tipologia, ma indicano beni che hanno una loro individualità e non possono essere scambiati gli uni con gli altri. Detto ciò, cosa c’entra la F1 e l’Autodromo di Monza? Il tracciato brianzolo è venuto agli onori della cronaca per aver pensato ad un metodo per incassare un bel gruzzolo.
Se siete alla ricerca di NFT, l’Autodromo italiano ha messo in vendita delle card digitali con i principali primati di velocità fatti registrare sulla pista lombarda. Gli interessati avranno l’opportunità di acquisire 49 gettoni unici, come quello legato al primato del 2005 di Kimi Raikkonen, fatto registrare sulla McLaren Mercedes. Il finlandese toccò l’incredibile velocità di 370,1 km/h. Il costo di questi beni non fungibili, considerata l’esclusività, è molto salato.
La commercializzazione di NFT è un mercato che viaggia a gonfie vele. I certificati di autenticità digitale stanno spopolando tra gli appassionati che stanno investendo in opere “immateriali”. A livello digitale la tecnologia odierna permette anche una certificazione di originalità, regolamentata dal sistema che governa le criptovalute. La tecnologia blockchain, ossia “catena di blocchi”, sfrutta le caratteristiche di una rete informatica che consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni, ad es. le transazioni, in maniera aperta, condivisa e distribuita, potendo fare a meno di banche, notai e istituzioni finanziarie.
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L’idea geniale dell’Autodromo di Monza
Il tracciato brianzolo è diventato il primo circuito a lanciarsi nel mercato degli NFT. Il primo prodotto è stato venduto lo scorso settembre, in occasione del Gran Premio d’Italia 2021 di Formula 1. Gli acquirenti hanno messo le mani sulla riproduzione digitale della coppa consegnata nella mani di Daniel Ricciardo, Lando Norris e Valtteri Bottas. L’Autodromo lombardo ora ha proposto anche una collezione originale che riguarda i record di velocità storici fatti registrare sulla pista di Monza.
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“Speed Record Collection” è questo il nome della collezione. Gli acquirenti potranno scegliere tra una card digitale con i primati di Juan Pablo Montoya, nei test del Gran Premio del 2005 a 372,2 Km/h, o quella del centauro Tom Sykes, in occasione delle prove libere della Superbike 2012 che in sella alla sua Kawasaki ZX-10R arrivò ad una velocità di punta di 339,5 Km/h. L’NFT più ambito è quello del “Best Top Speed” di Kimi Raikkonen, grazie al primato in gara di 370,1 Km/h nel campionato mondiale F1 2005.
Gli altri NFT proposti dagli organizzatori del tracciato brianzolo riguardano, inoltre, il “Best Lap Time” (1’21’’046) stampato nel 2004 da Rubens Barrichello sulla Ferrari F2004 e quello del giro record griffato nel 2020 da Lewis Hamilton, sulla Mercedes W11 con la migliore velocità media in 264,362 Km/h nelle qualifiche. A fine anno, tra la notte del 31 dicembre 2021 e del 1° gennaio 2022, saranno emessi anche gli NFT del centenario dell’Autodromo Nazionale Monza. Il prezzo? 499 euro per uno dei 49 gettoni digitali coniati. Una cifra poco abbordabile per l’appassionato medio, ma in linea con i prezzi alti dei ticket dell’ultima edizione del GP d’Italia.