La F1 saluta due personaggi storici dell’ambiente: si tratta di Ross Brawn e Pat Symonds, ex alfieri di Ferrari e Renault nel passato.
Il Circus della F1 è giunto all’ultimo atto della sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma da Abu Dhabi sono giunte due notizie clamorose nella mattinata di oggi. Nikita Mazepin è risultato positivo al test anti-Covid 19, e per questo non potrà partecipare al Gran Premio previsto nel pomeriggio.
Il russo ha annunciato l’accaduto sul suo profilo Instagram, ma ha annunciato di sentirsi bene. Ora, come da protocolli, dovrà affrontare un periodo di quarantena per poi poter effettuare un ulteriore tampone. Nikita si era qualificato ultimo alle spalle di Mick Schumacher, in una fila conclusiva tutta di fabbrica Haas.
Per il team statunitense è stato un anno terribile, ma la F1 potrebbe riservare grandi sorprese nella prossima stagione con i nuovi regolamenti, e chi è in fondo spera di trovarsi più avanti tra qualche mese. Tuttavia, le novità non sono finite con questa che riguarda Mazepin, dal momento che si registrano due abbandoni importanti da parte di altri personaggi.
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F1, lasciano Ross Brawn e Pat Symonds
La F1 è costretta ad affrontare l’addio di due personaggi storici, quali Ross Brawn e Pat Symonds. Il primo occupava il ruolo di Managing Director dal 23 gennaio del 2017, scelto dalla nuova arrivata Liberty Media, mentre il secondo è il responsabile tecnico del paddock. Tralasciando i loro ruoli, attuali, Brawn e Symonds hanno fatto la storia di questo sport sin dagli anni Novanta.
Ross era il direttore tecnico della Benetton quando Michael Schumacher vinse i primi due titoli nel 1994 e nel 1995, e si spostò con il Kaiser di Kerpen in Ferrari nel 1996. Il trio composto da loro due e da Jean Todt fu fondamentale nella rinascita del Cavallino, che in poche stagioni divenne il riferimento assoluto del Circus.
Indimenticabili le tattiche di gara ideate dal britannico, come quella per cui optò nel 2000 a Suzuka, utile a superare la McLaren di Mika Hakkinen per portare Schumacher al mondiale. Ogni qualvolta in cui il risultato era ormai scontato a favore della rossa, Brawn era solito mangiare una banana negli ultimi giri di gara, una scena rimasta impressa nella memoria dei tifosi.
Al termine del 2006, passò alla Honda, che a fine 2008 acquistò per trasformarla nella Brawn GP. Si trattò di un colpo di genio incredibile, che lo portò alla vittoria nel mondiale piloti con Jenson Button ed al costruttori con l’aiuto di Rubens Barrichello. Dopo i tre anni in Mercedes, il tecnico inglese è passato alla F1 nel 2017.
Per quanto riguarda Pat Symonds, si parla di un’altra figura importantissima nella storia moderna di questo sport. Il britannico fu co-ingegnere di Schumacher alla Benetton negli anni dei mondiali, divenendo poi il direttore tecnico della squadra dopo l’addio di Brawn. La Benetton divenne Renault nel 2002, cosa che gli permise di vincere i titoli anche con Fernando Alonso nel biennio 2005-2006.
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Symonds venne coinvolto nel crash-gate di Singapore ideato da Flavio Briatore nel 2008, quando Nelson Piquet jr. andò a sbattere favorendo la vittoria di Alonso. Dopo un’iniziale radiazione, il tecnico venne riabilitato ed entrò nel team Virgin, ma i risultati non arrivarono mai. Poi è arrivata l’esperienza come responsabile tecnico del Circus, ruolo che terminerà proprio ora.