Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, sta attraversando un periodo molto complesso, il più difficile da quando è in Formula 1.
In pochi potevano immaginarsi un Sainz così in difficoltà nel 2022, dopo una prima grande annata nella Scuderia italiana. Tutto lasciava presagire il raggiungimento di un ultimo step e della tanto agognata vittoria nella nuova era della F1. L’annata è iniziata bene con un doppio podio consecutivo. Il feeling sulla wing car modenese non era al livello di Charles Leclerc, ma nemmeno disastroso.
Il pilota è salito sul secondo gradino del podio in Bahrain, completando una doppietta che mancava da due anni e mezzo. Gli ultimi erano stati Sebastian Vettel e Charles Leclerc nella notte di Singapore nel 2019. La Rossa aveva fatto pensare gli addetti ai lavori all’apertura di un ciclo di vittorie. I problemi tecnici della concorrenza avevano lasciato, invece, immaginare un cammino spianato per la coppia di driver della Ferrari, ma le cose si sono rovesciate nel giro di poche settimane.
Carlos Sainz ha iniziato a soffrire la pressione di dover iniziare a vincere a tutti i costi e provare a star dietro al talentuoso compagno di team. La Red Bull Racing è cresciuta tantissimo a suon di pacchetti di aggiornamenti, rilanciando le ambizioni di Max Verstappen e Sergio Perez. Il figlio d’arte del Matador sta perdendo il confronto diretto con le seconde guide degli altri due top team. In classifica il madrileno è alle spalle sia dell’esperto messicano del team Red Bull Racing che del giovane asso della Mercedes, George Russell.
Sainz ha commesso tantissimi errori nelle prime sei gare. Non solo in prova e in qualifica, ma anche la domenica. Il punto di forza dello spagnolo è sempre stata la costanza di rendimento in gara, ma nel 2022 le cose non stanno andando come ci si poteva attendere. Lo scorso anno Carlos è stato in grado di precedere di qualche punto Charles Leclerc e il suo ex compagno di squadra alla McLaren, Lando Norris. CS55 si è piazzato alle spalle degli inarrivabili driver dei due top team.
Carlos Sainz, il dramma nella sua Spagna
L’attesa a Montmeló era altissima per il ventisettenne della Ferrari. Il figlio d’arte del Matador avrebbe voluto vincere davanti al suo pubblico di casa o quantomeno finire la corsa sul podio. Carlos non ha potuto festeggiare davanti alla sua gente, chiudendo con un mesto quarto posto. Un brutto stacco di frizione alla via ha complicato subito i piani del madrileno, che è stato costretto subito a forzare per provare a rimontare il terreno perso.
L’errore e la ghiaia hanno rappresentato la fine del sogno di Sainz che è stato costretto ad un’altra gara di sofferenza dopo l’escursione fuori pista. Se Lewis Hamilton non avesse avuto il problema nel finale, Carlos avrebbe concluso la gara al quinto posto. I 12 punti finali di Barcellona sono una misera consolazione per un pilota atteso ad una prova d’orgoglio, sotto gli occhi vigili dei suoi fan. Sul circuito catalano era presente anche suo padre che ha consegnato la “ruota Pirelli del poleman” a Charles Leclerc.
Carlos non si è ancora abituato alla F1-75. Nonostante la vettura sia una delle migliori degli ultimi 10 anni, lo spagnolo non riesce a sfruttare il suo potenziale come fa il suo compagno di box. Il rinnovo di contratto sino al 2024 avrebbe dovuto rilassare Sainz, ma ha avuto l’effetto contrario. Gli spalti di Montmeló erano pienissimi e il sold out era dovuto per lo più alla presenza di Alonso e Sainz. La partecipazione al Circuit de Barcelona-Catalunya è stata la migliore dell’ultimo decennio. L’atmosfera è stata all’altezza di un grande evento.
Molti vip e piloti hanno invaso la griglia: Maverick Vinales, Fabio Quartararo, Aleix Espargaró, Pedri, Thibaut Courtois e tanti altri. Carlos voleva dimostrare di essere all’altezza del compito, ma purtroppo è incappato in una serie di errori pesanti e il suo teammate è stato costretto a ritirarsi per una avaria al motore. Tra qualche giorno le auto scalderanno i motori a Monaco e per l’ex McLaren sarà già una tappa decisiva. Non sono ammessi altri errori, la Red Bull Racing ha preso il comando della classifica costruttori e Max Verstappen la leadership in quella piloti.