Brutta tegola per il pilota spagnolo della Ferrari Carlos Sainz che dovrà scattare dal fondo dello schieramento nel prossimo GP in Turchia.
Una Ferrari sarà costretta a partire, nuovamente, dal fondo della griglia. Stavolta toccherà a Carlos Sainz doversi lanciare in una complicata rimonta sul circuito di Istanbul. Charles Leclerc nello scorso GP di Russia, ha sostituito la Power Unit della SF21, montando il nuovo aggiornamento tecnico elaborato dai tecnici del Cavallino. A causa della penalità il pilota monegasco, partito nelle retrovie ma autore di una straordinaria partenza a Sochi, ha concluso la corsa in quindicesima posizione.
Nel GP di Turchia, in programma la settimana prossima, toccherà a Sainz montare il quarto motore con il nuovo sistema ibrido. Lo 065/6 dovrebbe garantire una decina di cavalli supplementari che aiuteranno Carlos nella rimonta turca.
Penalità FIA per Carlos Sainz
Il regolamento permette di sostituire tre power unit nel corso di una intera stagione. In Turchia per Carlos Sainz sarà il quarto propulsore, ma considerando il momento di forma del madrileno, l’obiettivo sarà giungere in zona punti. Dopo il terzo posto in Russia, avvenuto sul motore standard, Sainz avrà l’occasione di testare personalmente l’aggiornamento dell’ibrido Ferrari.
A Sochi Charles Leclerc è rimasto soddisfatto delle nuove specifiche: “Quando porti un cambiamento così grande è positivo che tutto abbia funzionato come ci aspettavamo. Sento che è un pochino meglio e questo fa ben sperare, anche perché i dati lo confermano”.
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I dati raccolti in questo finale di stagione saranno determinanti anche in ottica 2022. A Maranello, infatti, si lavora sodo per la prossima importantissima stagione. Si aprirà una nuova era per la F1 con le auto ad effetto suolo, dando l’opportunità ai team di annullare il gap attuale. Un anno zero, dove squadre come Ferrari, McLaren, Alpine ed Aston Martin si porranno l’obiettivo di battagliare ogni weekend con le attuali regine del circus, Mercedes e Red Bull. Lo sforzo attuale svolto dei tecnici della Rossa avrà una incidenza determinante per le prossime annate. Difatti dal 2022 i motori verranno poi congelati per tre anni.