Charles Leclerc è l’astro nascente della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha stupito tutti al suo primo anno a Maranello. Ora arriva un paragone particolare.
Le auto sono in pista per i test prestagionali in Bahrain. I piloti avranno nuove difficoltà con uno stile di guida diverso. Nel lento la monoposto ad effetto suolo risulterà più pesante, quindi occorrerà ancora più fisicità rispetto al passato, mentre sul dritto abbiamo già analizzato l’effetto porpoising, con un ribalzamento dovuto dal concept dell’effetto suolo. Lo spirito di squadra e la voglia di sviluppare nei minimi dettagli le filosofie scelte in inverno faranno la differenza. Piloti come Lewis Hamilton e Max Verstappen partono con motivazioni alle stelle, dopo il finale di Abu Dhabi. L’inglese vuole riprendersi ciò che ritiene gli sia stato sottratto ingiustamente nel 2021, mentre l’olandese vorrà confermarsi campione. Charles Leclerc vuole impressionare.
A Jean Alesi, ex pilota della Ferrari, queste nuove monoposto ad effetto suolo piacciono molto. “Ciò che vediamo ad occhio non è tutto lap time, altrimenti la Ferrari avrebbe già vinto, è la più bella di tutte“. Finalmente si torna ad una F1 più creativa, con diverse interpretazioni, nonostante i timori iniziali di una standardizzazione. Alla fine dei conti lo show sarà elevato con tante squadre che hanno osato con soluzioni tecniche all’avanguardia. C’è grande aspettativa per la Ferrari, ma anche per la Mercedes campione in carica e gli altri team.
La Ferrari ha osato con la F1-75. Mattia Binotto l’ha definita una vettura coraggiosa. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno dato feedback positivi fin qui. Le auto sono attenzionate dagli addetti ai lavori in queste ore. Jean Alesi, ai microfoni di Sky, ha lanciato un allarme anche sugli specchietti che sarebbero diventati ali. In passato alla Ferrari non fu concessa una tale soluzione aerodinamica. La stagione è appena iniziata e ci saranno molti contrasti tra le squadre. L’interpretazione del nuovo regolamento tecnico ha generato idee molto diverse. Le auto dovrebbero accrescere lo spettacolo in pista con lotte molto ravvicinate, ma è una questione tutta da valutare.
Il paragone di Jean Alesi su Charles Leclerc
Jean Alesi, ai microfoni di Mara Sangiorgio di Sky, ha parlato delle nuove monoposto ad effetto suolo: “In Federazione sono molto contenti perché avevano avuto un po’ di critiche per auto tutti uguali e oggi vediamo che non è vero“. I tecnici delle varie squadre hanno interpretato in modo molto diverso le norme del regolamento. La Mercedes ha lavorato tantissimo nella zona delle pance, presentando una monoposto molto snella. La Red Bull Racing ha presentato una vettura estrema nella parte inferiore delle fiancate.
Chi è il pilota che oggi assomiglia a Jean Alesi? Il francese ha risposto che Charles Leclerc gli ricorda se stesso. “Il ragazzo è molto aggressivo, molto spettacolare quando ha la possibilità di correre davanti. Lo vedo molto bene, in più il suo carattere è molto abbordabile c’è anche il rispetto della squadra“. Jean ha sempre tenuto tanto al team di Maranello e per questo era molto amato dai tifosi ferraristi. Va detto che Charles ha già vinto più gare del francese e ha dimostrato di poter essere a livello dei migliori della sua generazione. Il monegasco non può che augurarsi una carriera più splendete di quella avuta da Alesi.
In inverno, la Ferrari ha lavorato nella sezione delle pance con una soluzione innovativa, specialmente nella parte superiore. Ovviamente, rispetto al passato, i piloti devono affrontare un nuovo modo di gestire la frenata. La vettura è molto diversa rispetto a quella del 2021. Nei test i driver hanno avuto modo di seguirsi da vicino con lo scopo di rimanere in scia della macchina successiva, per valutare se lo scopo del regolamento è stato raggiunto. In gara tutto sarà più chiaro e si avrà una cartolina della realtà del nuovo corso della F1.