I vertici della FIA discuteranno del numero di giorni di test della prossima stagione, c’è una questione aperta che mette in apprensione il circus della F1.
La F1 deve convivere da anni con un problema legato alla questione dei costi. Nel passato i team potevano essere liberi di scendere in pista privatamente, mettendo alla frusta le proprie vetture. Non c’era un limite di spesa e nemmeno di giorni, dovendo puntare solo ed esclusivamente alla migliore preparazione del mezzo.
Nel 2021 i test pre-stagionali sono stati ridotti in una unica sessione di tre giorni. Inizialmente, in vista dell’attuale campionato, i test furono programmati per il consueto appuntamento catalano, sul circuito del Montmelò, ma a causa della pandemia si svolsero in Bahrain. Tantissimi piloti hanno avuto, però, problemi nel riuscire a condensare tutto il lavoro in unica sessione di tre giornate. Non solo i rookie, ma anche piloti esperti come Ricciardo, Sainz, Vettel sono stati condizionati dall’aver a disposizione appena 27 ore complessive per trovare il feeling con le nuove auto.
F1, la proposta per i test 2022
Il regolamento del prossimo anno porterà in pista delle vetture, completamente, nuove. I piloti dovranno calarsi negli abitacoli delle monoposto ad effetto suolo per competere nel calendario mondiale F1 più lungo di sempre. Nuove piste, 23 GP e macchine trasformate. Rinnovamenti che dovrebbero rendere, secondo le teorie di Liberty Media, lo spettacolo in pista più elettrizzante che mai. Le auto non saranno l’unica novità tecnica del 2022, i piloti dovranno lavorare per trovare il feeling migliore con le nuove mescole da 18 pollici della Pirelli.
In questo turbinio di innovazioni, il Consiglio Mondiale della FIA potrebbe varare un programma di sole due sessioni di test pre-stagionali. Otto giornate di test, di cui cinque consecutive che paragonate alla tre giorni del 2021 sembrano tante, ma sono comunque un numero esiguo per i piloti.
In questa stagione, nata dal ritardo dell’introduzione del nuovo ciclo tecnico, le vetture sono molto simili a quelle dello scorso anno. Basti pensare che la Red Bull Racing ha rinominato la monoposto 2021 RB16B, ossia una versione B dell’auto 2020.
Nella prossima stagione i test scatterebbero il prossimo 21 febbraio in Catalogna. Dopo cinque giorni in Spagna, il circus dovrebbe volare in Bahrain per le ultime tre giornate di prove dal 10 al 12 marzo. C’è, però, un’ulteriore questione che riguarda una regola sportiva che limita i team di effettuare i test invernali nei dieci giorni prima del via del campionato.
La proposta, quindi, andrebbe a violare il programma stabilito, ricadendo a soli otto giorni dall’inizio del campionato.
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Nella bozza del calendario 2022 la prima tappa del mondiale avverrebbe proprio sul circuito di Sakhir a metà marzo. Sarebbe per le squadre anche un grosso risparmio economico, trovandosi già sul luogo del debutto della stagione. Il Consiglio Mondiale della FIA scioglierà ogni dubbio a seguito dell’incontro del 15 ottobre.