Il pericolosissimo crash di Guanyu Zhou a Silverstone, fortunatamente senza gravi conseguenze, ha portato la F1 a prendere una scelta per il 2023.
A Silverstone si è sfiorata la tragedia. Alla partenza del Gran Premio di Inghilterra, i piloti nelle retrovie si sono ritrovati la Mercedes di George Russell, stranamente, in una posizione arretrata. L’inglese è partito male sulle mescole hard, pattinando e perdendo posizioni. Dopo pochi secondi dallo spegnimento dei semafori è scoppiato il putiferio, con un crash multiplo che ha coinvolto il nativo di King’s Lynn della Stella a tre punte, Zhou Guanyu sull’Alfa Romeo Racing, Esteban Ocon sull’Alpine e Alexander Albon sulla Williams e l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, oltre quella di Gasly che è finito a sandwich tra Zhou e Russell.
L’inglese ha dichiarato che è stato colpito da Gasly, ma il francese dell’AlphaTauri ha toccato il posteriore della W13 perché l’ex Williams ha stretto troppo la traiettoria, come se non ci fosse nessuno. George avrebbe dovuto guardare negli specchietti, considerando la partenza a rilento. Forse Gasly è stato troppo ottimista, volendo infilare al millimetro Russell e Zhou, ma l’inglese della Mercedes ha impostato la traiettoria, probabilmente, non accorgendosi del tentativo di sorpasso del nativo di Rouen. L’incolpevole Zhou si è ritrovato la freccia d’argento nel fianco. La toccata laterale è avvenuta ad una velocità supersonica. L’Alfa Romeo C42 si è cappottata, come potete osservare nella foto in alto, andando ad impattare al suolo in modo violentissimo.
L’incidente ha scatenato un ulteriore carambola. Sebastian Vettel sull’Aston Martin si è trovato di fronte Alexander Albon che ha frenato, prontamente, per evitare l’impatto con le auto protagoniste del crash che si stava sviluppando attorno a lui. Il tedesco e il giovane di origini thailandese si sono toccati. Il driver della Williams ha avuto conseguenze ben peggiori. Nel caos generale hanno riportato dei danni anche Ocon e Tsunoda. La bandiera rossa è stata sventolata prontamente, anche perché si era capito dai mancati replay che la situazione fosse gravissima. La vettura di Zhou non ha fermato la sua corsa sulla ghiaia, ma è saltata al di là delle barriere di gomme, finendo la corsa cappottata contro le barriere che separano la pista dalle tribune del pubblico.
Le auto ad effetto suolo si sono rivelate pericolose in diverse occasioni. Il canale Venturi le tiene attaccate al suolo e sembrano andare su dei binari, ma basta poco per perdere aderenza e possono spiccare il volo. In questo caso a fare la differenza è stata una notevole spinta laterale che ha coinvolto la wing car svizzera. Il roll dell’Alfa è andato completamente distrutto. Un aspetto rilevante e che lascia pensare ad una tragedia evitata, esclusivamente, dalla solidità dell’halo. Il cinese sarebbe potuto finire decapitato senza la struttura di protezione. Zhou e Albon sono stati trasportati in ospedale dopo i rispettivi crash. Per fortuna non vi sono state conseguenze fisiche, ma la FIA non rimarrà a guardare.
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L’introduzione dell’halo è stata molto importante e ha già salvato delle vite. La carambola di Silverstone ha ricordato l’incidente in partenza di Singapore 2017 con un errore di valutazione del pilota che ha chiuso in modo forzato. Il cinese dell’Alfa Romeo ha dichiarato: “È stato un grosso incidente e sono contento di stare bene. I commissari e il team medico in pista sono stati fantastici con la loro rapida risposta. Devo anche i miei ringraziamenti alla FIA e alla F1 per tutto il lavoro che hanno svolto, e continuano a svolgere, per migliorare la sicurezza”.
San halo ha salvato la vita ad un altro pilota, come Zhou ha confermato anche nella conferenza in Austria. L’incidente ha convinto i vertici del circus a prendere nuove misure sul roll hoop per il 2023. La struttura si è distrutta a Silverstone e non dovrà più accadere. Se ne è parlato nella riunione della Technical Advisory Committee. La Federazione internazionale, inoltre, si è impegnata a stabilire nuovi parametri circa il roll hoop. Misure più stringenti per migliorare la sicurezza dei piloti. “I team hanno confermato la loro disponibilità a introdurre misure più rigorose sui roll hoop per il 2023 e la FIA si è impegnata a completare le analisi pertinenti e a comunicare ai team i nuovi requisiti per la sicurezza del roll hoop“.
I dettagli del crash non sono stati chiariti, ma è risultato palese che la struttura del rullo primario ha subito un imprevisto che sarebbe potuto risultare fatale. Le monoposto di F1 devono avere due strutture di rollio e per fortuna l’halo ha fatto il suo lavoro. Anche il team principal dell’Alfa Romeo, Frederic Vasseur, ha commentato l’incidente, elogiando gli standard di sicurezza della FIA. “Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che la cosa più importante oggi è vedere Zhou uscire da un incidente così enorme senza alcun infortunio. Quelle viste oggi sono state scene drammatiche e ancora una volta dobbiamo ringraziare i grandi miglioramenti nella sicurezza guidati dalla FIA e dalla Formula 1. Il lavoro per migliorare la sicurezza nel nostro sport non è ancora finito e quanto successo oggi ci ricorda quanto sia importante continuare a migliorare”, ha dichiarato Vasseur.
L’impegno della FIA è costante per rendere il Motorsport sempre più sicuro. Ogni componente è sottoposto a crash test molto rigidi. A volte, nonostante l’incredibile mole di lavoro, non basta per evitare imprevisti. La struttura del rullo primario è soggetta a un crash test che applica “un carico equivalente a 60kN lateralmente, 70kN longitudinalmente in direzione posteriore e 105kN verticalmente”. Il test consente solo una deformazione di 25 mm lungo l’asse caricato, con “qualsiasi cedimento strutturale limitato a 100 mm al di sotto della parte superiore della struttura del rullo se misurato verticalmente”, viene riportato da The Race. Il design dell’Alfa Romeo a punta singola ha superato tutti i test di carico richiesti, ma è possibile che la FIA possa decidere di imporre solo le strutture a doppio roll hoop, come quelle delle altre squadre. All’inizio l’halo aveva pochi fan, ma in tanti casi, negli ultimi 4 anni, ha salvato tantissimi giovani cavalieri del rischio.