La Ferrari ha un’ottima vettura nel 2022, ma nonostante il passo in avanti in termini di performance, la squadra non è ancora in lizza per il mondiale ed è già distaccata da Max Verstappen.
A Maranello tira gira un’aria da “dentro o fuori”, dopo soli nove Gran Premi stagionali. Tralasciando i soliti discorsi “finché la matematica lo permetterà o il campionato è ancora molto lungo” se la Red Bull Racing dovesse trionfare anche a Silverstone e al RB Ring, il campionato F1 sarebbe chiuso a doppia mandata. Servirebbe poi un miracolo per la Scuderia modenese.
Charles Leclerc ha vinto due Gran Premi, in Bahrain e Australia, e non ha avuto modo di dare seguito ad un inizio di stagione molto promettente. Charles avrebbe potuto conquistare almeno altre due vittorie, in Spagna e a Monaco, se non fosse stato fermato dai problemi di affidabilità e da una strategia fallimentare del muretto box della Scuderia. La Red Bull Racing, dopo tre ritiri nelle prime tre gare, ha iniziato a vincere gare in rapida successione. Il team austriaco può fare affidamento su due piloti che sanno come conquistare pole position e trionfi, a differenza di quanto sta accadendo a Maranello.
La Ferrari si è presa un bel rischio nel 2021 a puntare tutto su due piloti giovani con pochissima esperienza. Carlos Sainz aveva dimostrato una straordinaria costanza in McLaren e il team modenese ha deciso di puntare sullo spagnolo per sostituire il quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel. La scommessa è sembrata essere vincente nella scorsa annata dove il figlio d’arte del Matador ha confermato una grande regolarità, riuscendo a precedere in classifica Charles Leclerc e il suo ex teammate nel team di Woking, Lando Norris.
Nel 2022 Carlos e Charles si sono confermati una coppia super affiatata, ma in tante occasioni il monegasco è stato costretto a vedersela da solo contro le due frecce austriache. I ritiri in Australia e nella gara di casa a Imola di Carlos Sainz sono pesati come un macigno anche in termini di classifica costruttori. La Red Bull Racing ha entrambi i mondiali in mano. La classifica costruttori mette in luce quasi un dominio schiacciante: la squadra di Milton Keynes è salita a quota 304 punti, la Rossa è a 228, 40 punti in più della Mercedes. La squadra teutonica, pur disponendo di un mezzo inferiore alla concorrenza, non è lontanissima dalla Ferrari.
La graduatoria avrebbe potuto essere molto diversa se solo la Scuderia modenese avesse concretizzato gli sforzi in qualifica del suo alfiere di punta. Leclerc si è dimostrato un asso nel giro secco, ma in gara, nel momento clou quando si marcano i punti, Max riesce a trarre sempre il meglio, anche nelle giornate storte. Il figlio d’arte di Jos ha approfittato dei passi falsi dei competitor per issarsi in vetta. La classifica piloti vede, infatti, Max Verstappen a quota 175, Sergio Perez a 129 e Charles Leclerc a 126. Il monegasco è scivolato a 49 punti dalla vetta. Un distacco consistente dopo solo nove gare.
Il consiglio alla Ferrari su Verstappen
La Rossa ha da poco rinnovato il contratto ad entrambi i piloti sino al 2024. La squadra può fare affidamento su due profili molto giovani, ma che naturalmente peccano di esperienza. La Mercedes ha affiancato in questa delicata annata George Russell al sette volte iridato Lewis Hamilton, la Red Bull Racing ha, oltre al campione del mondo in carica, un pilota navigato come Sergio Perez. La Rossa, dopo anni con straordinari campioni, ha deciso di puntare sulla freschezza di due profili con pochi podi e poche vittorie all’attivo.
La Rossa ha intenzione di aprire un ciclo vincente, ma gli avversari si sono sovrapposti al pensiero fisso di Binotto e del Presidente Elkann. La Red Bull Racing ha tutto per dare seguito al primo mondiale di Verstappen. L’olandese è il fiore all’occhiello di una squadra che funziona come un orologio svizzero. In ogni ruolo c’è un professionista eccellente e la fiducia è a livelli massimi. In vista di Silverstone il “toro” olandese è il grande favorito e potrebbe mettere una serissima ipoteca sul suo secondo mondiale. Lo scorso anno ha trionfato con dieci successi, ora è già a quota sei.
Il nativo di Hasselt, nel corso degli anni, è maturato tantissimo sotto tutti i punti di vista. Ovviamente è diventato l’uomo simbolo della squadra austriaca. Le sue dichiarazioni contro la Ferrari ad Austin nel 2019 fecero il giro del mondo, scatenando non poche antipatie dei tifosi del Cavallino, creando una frattura importante. Il pilota ha da poco allungato il suo sodalizio con il team di Milton Keynes sino al 2028. Sembra un patrimonio destinato a durare ancora a lungo. C’è chi ritiene, però, che Max possa fare al caso della Ferrari, in ottica futura. Max ha tutto per diventare uno dei più forti di sempre nella storia della F1.
“Se io mi trovassi in Ferrari e fossi il team principal della Ferrari, mi chiederei: quanto costerà comprare Max dalla Red Bull? Chi dice che non si può fare? – ha dichiarato Tom Coronel ai microfoni di RacingNews365 – ho visto tante cose accadere con i soldi. Poi si capisce subito quanto vale Verstappen. Vale una cifra infinita, vale tutta la Ferrari”. Secondo il pilota del WTCC la F1-75 è la miglior vettura del lotto, ma la differenza la stanno facendo i piloti. Coronel è convinto è che se Max Verstappen si vestisse di rosso cambierebbe tutto in F1 in favore della squadra italiana. “Ne sono convinto al 100%. Qual è il valore di Max? È quello che la Ferrari è disposta a pagare per lui. Questo è in ogni caso il motivo per cui la Red Bull Racing lo ha ingaggiato a lungo termine: perché così almeno sa di avere in casa il miglior pilota”, ha chiosato il pilota olandese protagonista anche in Dakar.