Alla vigilia della tappa in Italia, Fernando Alonso ha confessato un particolare sulla sua esperienza professionale in F1.
Fernando Alonso si appresta ad agganciare Kimi Raikkonen nella classifica dei piloti con più GP nella storia della Formula 1. Un traguardo storico, ma che a Fernando non interessa più di tanto. A 41 anni lo spagnolo non si fermerà al record dell’ultimo campione del mondo della Ferrari. Kimi ha preso parte a 352 GP (349 partenze) gareggiando con Sauber, McLaren, Ferrari, Lotus e Alfa Romeo Racing. Lo spagnolo ha disputato 351 GP (348 partenze) correndo per Minardi, Renault, McLaren e Ferrari.
Nella squadra francese, rinominata Alpine, ha vissuto tre periodi diversi. Dopo i due titoli mondiali dell’era Briatore vs il Kaiser Schumacher, l’asturiano decise di tornare in Renault dopo l’esperienza in McLaren. Nel 2007 disputò una delle sue migliori annate in F1, ma la sfida interna con Lewis Hamilton determinò un dualismo che garantì il titolo al pilota della Ferrari Kimi Raikkonen. Dopo aver corso nel 2008 e nel 2009 con il team transalpino, si lanciò nella eccitante avventura alla Ferrari. Per ben tre volte arrivò secondo, sfiorando il titolo nel 2010 e nel 2012. Due cavalcate che avrebbero meritato miglior sorte, ma in quella fase Vettel e la Red Bull Racing erano al top della forma. Binotto ha un pilota Ferrari nel cuore: arrivano parole al miele.
Stanco di avere secondo, Fernando decise di lasciare il team di Maranello per abbracciare la sfida della McLaren Honda. Il binomio si rivelò un disastro assoluto. I problemi di affidabilità distrussero, sin da subito, i sogni di gloria del vincitore di 32 GP. A quel punto le strade dei top team erano chiuse e Fernando sprecò degli anni d’oro su auto non all’altezza del suo talento. L’unico aspetto positivo fu il cospicuo contratto che percepì nei 4 anni con il team di Woking. Dopo un biennio sabatico, inseguendo il sogno della triple crown, Fernando scelse di tornare nella squadra francese per sperimentare il nuovo corso. La wing car transalpina si è rivelata un’auto di media classifica, proprio come le precedenti. Nel 2023 correrà in Aston Martin, prendendo il posto di Vettel.
Alonso, parole al miele per la Ferrari
Nel corso della conferenza stampa pre GP, hanno chiesto a Fernando del suo momento attuale e del suo percorso. Lo spagnolo è in striscia positiva da 10 gare consecutive. Sul giro secco e in partenza è ancora uno dei migliori, ma in gara i valori delle auto escono fuori. Alonso non andava a punti da dieci GP di fila dal 2014. Di sicuro l’Alpine è migliorata sul piano dell’affidabilitĂ e il quarto posto, quest’anno, sembra alla portata. “Stiamo vivendo un buon momento, anche se i problemi non sono mancati. Vicino al podio? Siamo appena dietro i top team, la nostra posizione naturale è il settimo o l’ottavo posto. Anche qui ci saranno delle penalitĂ e magari avremo una migliore posizione al via. Con il carico specifico per Monza e un’ala posteriore piĂą piccola dovremo vedere come andremo qui. Ma guardo con ottimismo anche ad altre gare, come Suzuka”, ha esordito Alonso.
Per Fernando si tratta della 19a stagione in Formula 1, ciò lo rende il piĂą anziano in griglia. “345 gare? Numero che conosco perchĂ© me lo ripetete ogni weekend. Conto di arrivare a 400. Anche se non mi interessa molto, mostra solo la mia passione per questo sport e la mia disciplina e impegno per competere ai massimi livelli e sarĂ così per altri due anni”. Il pilota spagnolo è convinto della sua scelta, come ha ribadito in conferenza stampa. “Penso che questo sia uno dei miei anni migliori in F1 in termini di guida e prestazioni, anche se ho perso 50 punti in partenza per affidabilitĂ . Insieme al 2012 penso che sia così, anche al di sopra degli anni del titolo mondiale perchĂ© allora avevo un’auto dominante. Quindi 2012, 2022…vediamo il 2032”, ha scherzato il bicampione del mondo.
Il pilota quindi è tornato sull’annata 2012, a bordo della Ferrari F2012. I risultati iniziali furono al di sotto delle aspettative, ma con il passare dei Gran Premi Nando diede una dimostrazione di forza clamorosa. Per soli tre punti non riuscì a battere Sebastian Vettel e la Red Bull Racing. Fu una doccia fredda e, probabilmente, con un titolo a Maranello sarebbe cambiato tutto. La percezione dei fan e quella di Fernando sarebbero potute essere molto diverse. GP di Monza: ecco tutti i piloti che hanno vinto con la Ferrari. Monza, in ogni caso, ha un posto speciale nel cuore del numero 14. “Correre qui con Ferrari vuol dire avere carica e non pressione. E’ uno dei momenti piĂą belli della stagione per un pilota che corre con questa scuderia”, ha chiosato in conferenza.