In Ferrari si fa un gran parlare del nuovo premium sponsor del Banco Santander, ma che ruolo avrà la Philip Morris International nel 2022?
Da mesi i rumor circa il contratto in scadenza della Philip Morris International con la Ferrari aveva lasciato presupporre l’arrivo di un nuovo sponsor di punta. La Ferrari si è iscritta alla 73esima stagione della storia della F1, semplicemente, come “Scuderia Ferrari”, senza l’aggiunta del title partner. Oltre a Mission Winnow, sono assenti anche Ups e Weichai. Nel 2022 è prevista una rivoluzione con il ritorno di Santander, dopo l’esperienza 2010-2017, e l’arrivo di Velas e Amazon Web Services.
La Philip Morris, colosso americano del tabacco, ha rivestito un ruolo di primo piano sulle livree del Cavallino. Ha accompagnato la gloriosa epopea di Michael Schumacher, prima con ‘Marlboro’ e negli ultimi anni con ‘Mission Winnow’. Nel classico incontro alla Vigilia di Natale, il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha annunciato il prosieguo dei negoziati con il produttore di sigarette, ma con una importante modifica. “Trattiamo perché resti sotto un’altra forma“, ha spiegato l’ingegnere di Losanna.
La collaborazione in atto con Amazon, invece, sarà rinforzata. Ferrari ha scelto Amazon Web Services come fornitore ufficiale di cloud, machine learning e intelligenza artificiale, con lo scopo di accelerare il ritmo dell’innovazione del gruppo. L’accordo riguarda sia una collaborazione in pista, ma anche circa il prodotto stradale. Velas Network AG è il nuovo title sponsor per la Esport Series. Confermati, invece, Rayban, Estrella Galicia e Richard Mille.
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Il ritorno in Ferrari della banca spagnola Santander
In molti ricorderanno lo sponsor iberico sulle Rosse dal 2010 al 2017. L’accordo pluriennale prevede una centralità assoluta di Santander dal 2022, come lo era sulle monoposto di Fernando Alonso e nei primi anni di Sebastian Vettel in rosso. Dopo i problemi avuti nelle ultime stagioni con la pubblicità MW di Philip Morris, la Rossa è tornata su un usato sicuro che non preclude un diverso ruolo del produttore di tabacco americano. Banco Santander sarà, inoltre, partner di Ferrari Competizioni GT, con il logo in evidenza sulle vetture ufficiali che prendono parte al FIA World Endurance Championship e sulla futura Le Mans Hypercar.
La partnership tra Ferrari e Philip Morris potrebbe proseguire anche solo con iniziative mirate, nel pieno rispetto delle leggi vigenti nei vari Paesi. La certezza si chiama Banco Santander e la presenza in squadra di un grande talento iberico come Carlos Sainz ha, certamente, svolto un ruolo nella scelta del gruppo bancario. La storia si ripete, esattamente come nel periodo di Fernando Alonso sulla Rossa, ma gli stravolgimenti delle sponsorizzazioni, avranno un peso anche negli equilibri interni al team?
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La posizione di Sainz e Leclerc
La convivenza tra partner diversi comporta una serie di accordi che, a volte, possono creare un conflitto tra vari interessi. L’arrivo dell’istituto bancario spagnolo rafforza, certamente, la posizione nel team di Sainz. Per questo motivo è atteso un rinnovo a breve del madrileno che ha il contratto in scadenza nel 2022. La Ferrari dovrà gestire due piloti che, senza un’auto competitiva per la vittoria, hanno già messo in mostra il loro talento. La prima stagione del figlio del Matador è stata splendida, condita da quattro podi. Carlos Sainz ha dimostrato la medesima costanza che lo aveva messo in luce nelle esperienze precedenti. Lo spagnolo ha chiuso al quinto posto, precedendo il suo ex teammate in McLaren Lando Norris e il compagno di squadra Charles Leclerc.
Il principino monegasco ha compiuto qualche errore in più di Sainz, ma ha sfiorato la vittoria e dimostrato i suoi soliti lampi da fenomeno. Mattia Binotto dovrà gestire due giovani che hanno grandi ambizioni. Non vi sono gerarchie prestabiliti all’inizio della stagione e il pilota che meglio si adatterà alla monoposto, avrà un ruolo di primo piano. Carlos ha dimostrato di non temere Charles nel corso della sua prima annata e una capacità di adattamento più unica che rara. Nel 2022 ne vedremo delle belle se i ferraristi avranno un’auto all’altezza del loro talento. E’ tempo di scrivere nuove pagine importanti del libro di storia del Cavallino.