F1, Ferrari disastrosa: cronache di un suicidio annunciato

C’era tanta, forse troppa, pressione sulla Ferrari alla vigilia della corsa di casa. Il Gran Premio dell’Emilia Romagna ha rispedito all’inferno rosso i piloti del Cavallino.

La Ferrari era arrivata con grandissime aspettative al Gran Premio dell’Emilia Romagna, il primo sul suolo europeo dopo le grandi vittorie in Bahrain e Australia. Il morale era alle stelle per il gruppo del Cavallino rampante a seguito dei trionfi dominanti di Charles Leclerc. Quest’ultimo era stato capace di ottenere uno splendido hat-trick sul tracciato del Bahrain e si era ripetuto con il suo primo grand chelem della carriera in quel di Melbourne.

Ferrari Leclerc Sainz (Ansa Foto)
Ferrari Leclerc Sainz (Ansa Foto)

La stagione era appena cominciata, ma in tanti avevano già cantato vittoria nel confronto con i poco affidabili rivali di Red Bull Racing e Mercedes. La Ferrari aveva fatto la voce grossa, specialmente dopo il ritiro di Max Verstappen nella tappa precedente. La squadra austriaca si è ricompattata, portando degli importanti sviluppi per Imola e sono riusciti ad ottenere una grandissima velocità sul dritto che ha fatto la differenza nell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Proprio a casa della Rossa il weekend era iniziato malissimo con l’errore di Carlos Sainz in qualifica. Lo spagnolo fresco di rinnovo contrattuale fino al 2024 ha sentito tantissima pressione in questo periodo e ha commesso un errore evitabile.

Nella Sprint Race il figlio d’arte del Matador è stato bravo a rimontare fino alla quarta posizione, assicurandosi la seconda fila per la gara domenicale. Charles Leclerc, dopo essere stato beffato nel finale della gara sprint da Max Verstappen, aveva tutti gli occhi puntati da parte del tifo italiano. Imola ha fatto registrare il tutto esaurito con 100.000 tifosi presenti in uno dei weekend più caldi della stagione. Il monegasco voleva rispondere con una prestazione maiuscola e dedicarla ai suoi fan. Per Leclerc è stata anche una settimana particolare con il furto del suo prezioso orologio Richard Mille e per questo ha ricevuto anche diverse critiche.

Ferrari, la grande delusione di Imola

La squadra italiana si è presentata all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, senza alcuno sviluppo sulla F1-75. Il team e i piloti si sentivano forti di un pacchetto tecnico dominante nei precedenti round, ma le cose sono andate diversamente proprio nel weekend più importante per la scuderia modenese. Sainz e Leclerc, dalla parte interna, sono partiti malissimo allo spegnimento dei semafori e sono stati sopravanzati in rapida successione da diversi driver. Lo spagnolo è stato anche lo sfortunato protagonista di un contatto al primo giro con Daniel Ricciardo ed è stato costretto subito al ritiro, il suo secondo consecutivo con la Rossa.

Una brutta partenza ha condizionato la gara di Charles Leclerc che ha dovuto impostare, a quel punto, una corsa tutta all’attacco, superando la McLaren di Norris ma non riuscendo ad impensierire Sergio Perez sulla potente Red Bull Racing motorizzata Honda. Il giovane classe 1997 si è trovato in difficoltà anche a causa dell’impossibilità di utilizzare il DRS per lunghi tratti della corsa. Il team ha commesso una piccola sbavatura nel cambio gomme con un secondo in più rispetto al tempo consueto, mettendo ancor di più in difficoltà il principino di Monaco.

Leclerc e Sainz, così non va

Se nella Sprint Race la Ferrari F1-75 aveva subito un pregiudizio a causa del graining all’anteriore, le difficili condizioni dell’asfalto di Imola hanno complicato la vita al leader della classifica. Charles ha commesso il suo primo grave errore in stagione, andando ad impattare contro le barriere, a seguito di un testacoda causato dalla troppa foga. Il ferrarista ha preso in pieno il cordolo, perdendo il controllo della vettura ed è stato costretto ad un pit stop extra per sostituire l’alettone anteriore e le gomme.

A quel punto il ferrarista ha superato in successione Kevin Magnussen, Sebastian Vettel e Yuki Tsunoda, risalendo sino alla sesta posizione. Un risultato non in linea con le aspettative e che ha gettato nello sconforto i tifosi della Ferrari presenti sulle tribune. In molti si aspettavano una prova maiuscola, magari una doppietta dopo i proclami della vigilia. Tanti piccoli dettagli hanno fatto la differenza in negativo in questo weekend, ma la pressione “mondiale” ha giocato un brutto scherzo. Facile a dirsi che Leclerc avrebbe dovuto accontentarsi della terza posizione, ma la squadra forse ha peccato di presunzione non portando alcun tipo di aggiornamento in una tappa fondamentale e a fare la voce grossa è stata la concorrenza.

La Red Bull Racing si è avvicinata tantissimo in classifica costruttori, essendo arrivata -9 dalla scuderia italiana. Leclerc può godere ancora di un discreto vantaggio in classifica piloti comandando a quota 93 punti, davanti a Max Verstappen a 67 e Sergio Perez a 60. Appuntamento tra due settimane a Miami per la quinta gara della stagione. La Ferrari dovrà tenere un profilo basso perché l’annata è appena iniziata e può accadere di tutto.

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